mercoledì 4 maggio 2016

Oasi di Ninfa





Monumento naturale al confine fra i territori comunali di Cisterna di Latina, Sermoneta e Norma, è un tipico giardino all'inglese iniziato da Gelasio Caetani nel 1921 nell'area della scomparsa cittadina medievale di Ninfa di cui oggi rimangono molti ruderi.
Il paese di Ninfa si trovava su un isolotto del piccolo lago, pare esistesse già in epoca romana. Nell'VIII secolo fu del papa Zaccaria e divenne stazione di transito con pedaggio, fonte di ricchezza che la portò a divenire un piccolo centro urbano con numerose case e chiese. Nel 116 il borgo fu affidato agli stessi abitanti in cambio di fedeltà alla Chiesa e dell'abbattimento delle mura difensive. In seguito Ninfa fu ceduta alla famiglia Frangipane.
Saccheggiata e incendiata nel 1171 da Federico Barbarossa, nel XII secolo i Frangipane costruirono la prima parte del castello e le mura difensive. Oberati dai debiti, i Frangipane vendettero molte loro proprietà. Nel 1293 fu dei Colonna e nel 1297 fu acquistata da Pietro Caetani per 200.000 fiorini d'oro, e ne divenne feudatario. Fu questo un periodo di grande prosperità per Ninfa, le mura vennero rinforzate, il castello ampliato, costruita una torre, governate le acque della vicina sorgente con un muro di contenimento, ampliato il palazzo comunale e costruiti nuovi mulini e due ospedali. Erano inoltre presenti molte chiese e tantissime botteghe artigiane e commerciali.
Dopo varie vicende, nel 1381 Ninfa venne saccheggiata e completamente distrutta dalle città vicine a colpi di piccone. Dopo l'episodio Ninfa non venne più ricostruita, iniziò l'avanzamento della palude e la malaria costrinse i pochi residenti a lasciare la zona.
Nel XVI secolo il cardinale Nicolò III Caetani diede l'ordine all'architetto Francesco Capriani di costruire un giardino nell'area di Ninfa con un allevamento di trote, ma questo giardino cadde in rovina alla morte del cardinale.
Nel 1921 Gelasio Caetani iniziò la bonifica della zona, restaurò alcuni ruderi e ne fece una residenza estiva nella torre e nel municipio. Piantò diverse specie botaniche che portava dai suoi viaggi all'estero che si sviluppatono nel clima molto umido di Ninfa. I lavori proseguirono a cura di Roffredo Caetani, la moglie e la figlia. Quest'ultima, negli anni Trenta, dette al giardino una struttura inglese. Alla sua morte volle che il giardino fosse proprietà (insieme al castello di Sermoneta) della fondazione "Roffredo Caetani di Sermoneta", fondata da lei, fondazione che anche oggi si occupa del parco.
Ninfa è stata dichiarata monumento naturalistico e il giardino è stato considerato dal The New York Times come il più bello al mondo.
Aperto solo in alcuni periodi, è visitato da circa 50.000 turisti l'anno.
Il giardino, di 8 ettari, ospita oltre un migliaio di piante ed è attraversato da numerosi ruscelli, oltre che dal fiume Ninfa, stesso nome del laghetto di natura risorgiva. Nell'alto corso del fiume vive la Trota macrostigma, conosciuta con il nome di Trota di Ninfa.
Intorno al giardino è nata un'oasi del WWF.

 
 

2 commenti:

  1. Un luogo di estrema bellezza che conosco solo oggi! Questo enorme giardino e la citta' di Ninfa vivono in simbiosi e l'uno aiuta l'altro ad essere ricordato nel tempo! Spettacolare si' :oD

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  2. @ ZeN: Dev'essere favoloso! Con una buona dose di Autan merita una visita! :o)

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