sabato 23 aprile 2016

Il tesoro perduto dell'Egitto


2 commenti:

  1. bel post! ... difficilissimo da commentare :oD Sinceramente (in primis) sotto tutta questa passione archeologica ci vedo una passione molto piu' economica: l'Egitto credo che non produca nulla e la sua attuale economia e' legata soprattutto al turismo e al suo indotto. I reperti e le opere d'arte di quasi tutte le nazioni sono sparse un po' ovunque! Qualcosa e' stato trafugato, qualcosa e' stato bottino di guerra, qualcosa e' stato comprato dal balordo locale e per qualcos'altro e' stato chiuso un occhio per avere favori politici e aiuti economici :o) Calcoliamo anche che fino al secolo scorso (credo) in tutto il mondo era completamente legale acquistare qualsiasi cosa in giro! Gli ultimi avvenimenti politici non sono stato benefici a questa 'ricerca delle radici', come direbbe il professore, perche' il museo del Cairo e' stato saccheggiato e molti reperti sono andati in frantumi ... :o( Sembrera' strano da dirsi ma piu' le 'opere' sono sparpagliate in giro e piu' hanno la probabilita' di salvaguardarsi :oD ... Aridatece 'mpo' tutta la robba degli antichi romani! ecco!

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  2. @ ZeN: Ahahaha! Mi immagino quanti reperti romani stanno in giro per il mondo... XD
    A parte questo, è vero che le opere che non sono in suolo egiziano, oggi come oggi sono più sicure e tutelate, viste le vicende. Al di là dell'istruzione mondiale archeologica, mi ha sempre fatto arrabbiare sta regola che chiunque potesse scavare un sito (perchè aveva il denaro) avesse anche in automatico il diritto di prendersi lo scoperto. Lo so che è colpa degli Stati inerti e consenzienti, in cambio di denaro o favori, credo invece sia giusto distribuire i reperti in giro per il mondo, ma i più rappresentativi dovrebbero rimanere nei luoghi d'origine. E meno male che il Colosseo è grande, altrimenti stava in Svezia (e se continuano a fregarsi roba potrebbe anche essere...): :o/
    Mica va bene! L'Egitto vive esclusivamente di turismo (credo), almeno quest'industria occupa la maggioranza delle persone e crea un grande indotto. A parte la situazione attuale, che è fuori dal controllo, è logico che cerchi di riavere quello che reputa il "maltolto". E' che non glielo danno! Figurati se il British Museum restituisce quello che ha, come Berlino. Pure loro vogliono far "cassetta". Il danaro supera per importanza di gran lunga l'istruzione e la conoscenza, inutile negarlo. ;o)

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