Memmone era un mitico re degli Etiopi, figlio di Eos (Aurora) e di Titono, un fratello di Priamo, il re di Troia, che combattè nelle file troiane, narrate in due poemi epici perduti. Il suo mito ripete in parte quello di Ettore, cadde per mano di Achille ma sua madre gli ottenne l'immortalità e lo trasferì in Etiopia.
Il nome "Colossi di Memmone" fu dato dai Greci alle due statue colossali (alte 15,60 mt, su uno zoccolo alto 2,30 mt) di Amenofi III, unici resti del tempio funerario del faraone a Tebe, nelle quali credettero di ravvisare le sembianze dell'eroe ucciso da Achille. Una delle statue al levar del sole emetteva un caratteristico suono che fu interpretato come il saluto di Memmone alla madre Aurora (Eos). Il fenomeno, dovuto probabilmente alla variazione di temperatura, scomparve dopo gli imponenti restauri effettuati da Settimio Severo.
Caspita un tempio funerario egizio in Grecia! O.o Peccato che sia andato perduto ... le statue rimaste parlano chiaramente di un qualcosa di meraviglioso! ... impressionanti si'!
RispondiElimina@ ZeN: Il tempio stava a Tebe. I Greci ci hanno visto le sembianze del loro eroe, per questo l'hanno chiamato così, e poi il nome è rimasto. ;o)
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