giovedì 26 novembre 2015

Matelica





Città a 45 km da Macerata di circa 10.000 abitanti, nelle Marche, a 354 mt sul mare. L'abitato è in parte circondato dalle mura medievali.
Il primo centro abitato fu costruito dai Piceni, popolo proveniente dall'Abruzzo e dall'Ascolano. I Romani arrivarono nel 295 a.C. Fu sede vescovile sin dal 400 d.C., poi bizantina e dei Longobardi, che la distrussero nel 578 d.C. Ricostruita dai Franchi, dopo l'800 fu sotto il Sacro Romano Impero. Nel 1174 fu rasa al suolo dall'arcivescovo di Magonza, ricostruita di nuovo con l'appoggio dell'imperatore Federico II di Svevia. Nel 1199 fu distrutta per la terza volta dal conte Attone, gli abitanti si dispersero e vissero fuggiaschi sui monti della zona. Nel 1209 Matelica fu ricostruita per la terza volta. Fedeli al re, il papa Clemente tassò pesantemente la città, pena la distruzione, e obbligò i matelicesi ad accettare un podestà di nomina papale. Sotto le pesanti gabelle la città si impoverì rapidamente, contraendo debiti con gli altri paesi. Dal 1273, e per i successivi 30 anni, combattè quasi incessantemente con Camerino per la costruzione di castelli, per i confini, e per vendicarsi della distruzione subita in passato. Con il vicariato degli Ottoni ci fu una riforma fiscale, fu promosso lo sviluppo dell'industria della lana, della tintoria e della concia, furono restaurate le mura, costruito il campanile della cattedrale nel XVI secolo, ampliati i commerci e le strade. Con l'arrivo dei Francesi Matelica ebbe un forte declino industriale, con il Regno d'Italia l'attività da industriale divenne agricola, impoverendo molto la popolazione. Dopo la II guerra mondiale, grazie all'interessamento di Enrico Mattei, l'attività industriale riprese. 
Tra le più antiche testimonianze architettoniche, rimaneggiate nei secoli, notevoli il palazzo pretorio nel 1270, la chiesa di San Francesco (XIII secolo) e la chiesa di Sant'Agostino (XIV secolo). Capolavori di architettura rinascimentale sono la Loggia, il palazzo degli Ottoni e il palazzo vescovile. Altri monumenti, la Concattedrale di Santa Maria Assunta (XV secolo), la chiesa del Suffragio o delle Anime Purganti (1690), quella di San Filippo (XVII secolo), la chiesa di Santa Teresa (XVII secolo) e quella di San Rocco (1529). Il Museo Piersanti, che ha sede nell'omonimo palazzo del XIV secolo, ospita sculture e pitture dei secoli XIV-XVI, arazzi fiamminghi e italiani del XVII secolo, oggetti che spaziano in ogni campo e settore, dall'artigianato alla stampa, una stanza degli argenti e stanze legate alla quotidianità, dalla cucina ai locali per la vinificazione. Nel Museo Archeologico si trovano reperti provenienti da Matelica e dal suo comprensorio, dalla Preistoria al Medioevo, fino al Rinascimento.

2 commenti:

  1. Sinceramente ... la scintilla non e' scoccata :o( Indubbiamente deriva dal fatto delle sue molteplici distruzioni. Ad esclusione di qualche scorcetto un po' piu' datato, il paesaggio e la visuale d'insieme, non mi piace molto :o( Magari quest'impressione puo' essere sbagliata perche' maturata a seguito della visione di un video ... forse di persona tutto migliorerebbe ... non so' :o(

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  2. @ ZeN: E' una città di antiche origini, un pò batostata "dalla vita" che ha conservato alcune opere architettoniche di un certo rilievo. Credevo fossero rappresentati molti periodi della sua storia, ma quando l'ho letta, ho capito perchè le architetture sono più "recenti"... ;o)

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