giovedì 29 ottobre 2015

Battiti d'ali





Il beccafico (Sylvia borin) è un uccello canoro lungo 14 cm molto timido, può vivere fino ai 10 anni. Si nutre di ragni, molluschi, bacche, insetti e larve. Vive in quasi tutta Europa, è un uccello migratore, in inverno si sposta in Africa tropicale, nei giardini, fra gli arbusti e in boschi aperti.





Il nome del biancone (Circaetus gallicus) deriva dal greco "kirkos", falco, e "aetos", aquila. Lungo circa 70 cm, può avere un'apertura alare di 190 cm. E' tra le specie più rare in Europa, ama le regioni calde, aperte, con arbusti, come le steppe, le savane, i deserti e le foreste. Uccello migratore, si sposta tra agosto e ottobre a sud del Sahara. Si nutre principalmente di rettili.





La capinera (Sylvia atricapilla) è lunga circa 15 cm, si nutre di insetti e bacche. E' parzialmente migratrice, vive in Europa settentrionale e orientale e sverna in Africa a sud del Sahara. Altre nidificano in Europa meridionale e nel Maghreb e sono stanziali. Ha una sottospecie che vive nella Penisola Iberica, Canarie, Madeira, Marocco e Algeria. Un certo numero sverna in Inghilterra meridionale e in Scandinavia. Predilige boschi ombrosi, parchi e giardini.





Il capovaccaio (Neophron percnopterus) è un piccolo avvoltoio che vive dall'Europa sud-occidentale e dall'Africa settentrionale fino all'India. Si nutre soprattutto di carogne, ma anche di piccoli mammiferi, uccelli rettili e feci. Sa utilizzare un ciottolo come martello per rompere le uova più grosse. Nel corso del XX secolo la popolazione diminuì, minacciata dalla caccia, dagli avvelenamenti accidentali e dalla collisione con cavi elettrici. Misura fino a 65 cm. Vive prevalentemente nelle pianure aride e sulle colline poco elevate, sull'Himalaya, e può spingersi fino ai 2000 mt di quota. Le popolazioni europee migrano in Africa in inverno, possono coprire fino a 500 km al giorno. Uccello sacro a Iside presso gli antichi Egizi, fu protetto dai faraoni e simbolo reale; in India rappresenta gli 8 saggi puniti da Shiva.





Il nome del cardellino (Carduelis carduelis) deriva dalla pianta del cardo dei cui semi è ghiotto. A ottobre/novembre si trova in numerosi gruppetti vicino ai campi coltivati e a febbraio si formano le coppie. Ha un bel canto, il motivo per cui viene allevato anche ibridandolo con il canarino. Si nutre prevalentemente di semi di cardo e girasole. Ha 14 sottospecie. Secondo la mitologia greca è una delle Pieridi, Acalante, trasformata in uccello da Atena. Nell'antica cultura pagana rappresenta l'anima dell'uomo che al momento della morte vola via. E' simbolo della passione, connesso con Cristo bambino. Si narra che abbia estratto le spine dalla corona che trafiggeva Cristo crocefisso e che si fosse a sua volta trafitto, macchiandosi anche col sangue di Gesù, motivo della macchia rossa sul capo. Il cardellino è stato rappresentato da molti artisti e a lui è dedicato un concerto per flauto di Antonio Vivaldi.





Il cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus) è lungo fino a 40 cm, con zampe lunghe 30. Frequenta paludi e lagune poco profonde con sponde sabbiose e sassose, si adatta alle risaie e alle saline. Vive i Europa sino al Regno Unito, in Africa sulle coste mediterranee, in Madagascar e in Asia. Quasi tutti i cavalieri d'Italia italiani svernano nelle paludi del Mali e del Senegal. La regione che ospita più cavalieri d'Italia pare sia l'Emilia Romagna. Si nutre di insetti, crostacei, molluschi, vermi e invertebrati e caccia anche di notte. In Italia è una specie protetta.

2 commenti:

  1. E' bellissimo iniziare la giornata vedendo i puffolini :o) ... e hanno tutti quest'aspetto 'soffice' che fa' voglia di toccarli :oD Interessanti i rapaci che non vivono qua da noi! ... ehehe c'e' quasi da vergognarsi ... ma non avrei saputo riconoscere neanche il cardellino :o( ... e' graziosissimo! :o)

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  2. @ ZeN: Ostrega! Adoro il cardellino! E' riconoscibilissimo, anche senza occhiali! Ahahaha! Mi piacciono moltissimo anche le cince ... ;o)

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