lunedì 30 marzo 2015

L'insula

Insulae, Ostia antica
foto: wikipedia.org


Dal latino, significa "isola".
Nell'antica Roma, almeno a iniziare dal I secolo a.C., la casa di affitto a più appartamenti e di solito a più piani, in contrapposizione alla domus signorile, che apparteneva generalmente a una sola famiglia. L'insula era destinata al popolo e alla piccola borghesia, diffusa soprattutto nei grandi centri e nelle affollate città commerciali. Le "insulae" di età imperiale, da cui derivano le moderne case di abitazione, potevano essere anche di 6 piani, arrivando all'altezza massima legale stabilita da Augusto in 21 mt e da Traiano in 18 circa. Avevano grandi cortili interni, botteghe al piano terra e gli appartamenti che si aprivano con finestre e balconi sulle strade. Resti di insulae sono stati trovati a Pompei, Ercolano e Roma (insula alle pendici del Campidoglio), ma la documentazione più esauriente è quella di Ostia (insulae della Via di Diana, "degli aurighi", ecc.). Le insule portavano spesso il nome del proprietario.

 

2 commenti:

  1. Detto cosi' sembrano niente male :o) ... pero' mi vengono in mente quelle viste da Ulisse: ... piu' si sale e piu' diventano stamberghe ... piu' si sale e piu' ci vivono i digrassia' :o(

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  2. @ ZeN: Dici i disgrassià stanno in cima? O.O

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