Neorealismo architettonico - Architettura Espressionista

Istituto Superiore di Sanità, Roma

foto: wikipedia.org

Il neorealismo architettonico è una corrente del Razionalismo italiano del secondo dopoguerra, abbandona il neoclassicismo e il monumentalismo del ventennio fascista per ricreare l'ambiente, lo spazio architettonico e un modo di abitare che si riallaccia all'equilibrio della vita di borgo. I suoi maestri furono Ignazio Gardella, Michele Valori, Mario Ridolfi, Carlo Aymonino, Ludovico Quaroni e Giovanni Michelucci (che spazia anche in altre tendenze).

Alcune opere neorealiste sono il quartiere Tiburtino (con il Progetto Torri INA-Assicurazioni), il quartiere INA-Casa in Via Tiburtina e il quartiere Tuscolano, tutti a Roma; il quartiere Spine Bianche a Matera; il Mausoleo delle Fosse Ardeatine e altri.

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Esponente dell'architettura Espressionista fu l'architetto tedesco degli anni '20 e '30 Hugo Haring. Pensava che ogni edificio debba essere sviluppato secondo le esigenze del sito e del cliente. Ha progettato la fattoria Gut Garkau a Scharbeutz.

Erich Mendelsohn, altro architetto tedesco, ha realizzato la Torre Einstein a Potsdam (1918-24) progettata come edificio-telescopio. E' l'edificio più famoso della corrente espressionista.

L'architetto, scenografo e designer tedesco Hans Poelzig ha realizzato il teatro Grosses Schauspielhaus a Berlino.

Hans Bernhard Henty Scharoun, architetto tedesco, ha realizzato la sala concerti della Filarmonica di Berlino, il suo capolavoro; la vicina Biblioteca di Stato e Casa Schminke.

Bruno Taut, architetto e urbanista tedesco, è tra i più grandi architetti del Novecento. Nella sua seconda fase si allinea al Funzionalismo. Alcune sue opere: il Hufeisensiedlung (quartiere "ferro di cavallo") a Berlino-Britz; Casa Taut a Dahlewitz e il quartiere Siedlung Schillerpark a Berlino-Wedding.