domenica 10 agosto 2014

Ragusa - Sicilia




Città di circa 73.000 abitanti, fu distrutta quasi totalmente da un terremoto nel 1693 che provocò la morte di più di 5000 persone. Fu ricostruita nel XVIII secolo in due quartieri: Ragusa Superiore (sull'altopiano) e Ragusa Ibla, situata sulle rovine dell'antica città, ricostruita secondo l'antico impianto medievale. I capolavori artistici costruiti dopo il terremoto insieme a quelli della Val di Noto sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. La città è uno dei luoghi più importanti in assoluto per la presenza di preziose testimonianze di arte barocca. Le sue origini risalgono al Neolitico, la città fu più volte assediata inutilmente dai Greci. Conservò la sua indipendenza fino al III secolo a.C., sotto ai Romani fu obbligata a pagare la decima parte dei raccolti, i Bizantini costruirono intorno a Ibla un ampio muro, gli Arabi la conquistarono nell'878.
Con gli Arabi furono costruiti decine di casali, installate coltivazioni di cotone, terrazzamenti, e per circa 200 anni ci fu un grandioso impulso all'agricoltura. Nel 1090 un'imponente rivolta popolare supportata da spie normanne scacciò gli Arabi, dal periodo normanno la città fu per più di 500 anni amministrata autonomamente da vari conti, anche sotto le dominazioni angioine e aragonesi. Gli Angioini amministrarono Ragusa in modo pessimo, furono cacciati dai Vespri Siciliani. Con gli Aragonesi la città riconquistò l'antica autonomia, nel 1848 si ribellò al governo borbonico e poi entrò a far parte del Regno d'Italia.


La ricostruzione dopo il terremoto del 1693 ha avuto protagonisti famosi, soprattutto il celebre Rosario Gagliardi che, con l'aiuto di scultori locali e capomastri, ha contribuito a creare un fenomeno unico: il Barocco della Val di Noto, adornato dalla pietra locale con volute, colonne e capitelli, statue e composizioni architettoniche.


La massima espressione è il Duomo di San Giorgio (1739-75 circa), progettato da Rosario Gagliardi, con una facciata a torre che ingloba il campanile. In generale il barocco ragusano è una rielaborazione di opere con gusto eclettico. Molti mastri scultori costituirono la base sulla quale la fantasia, l'estro e l'abilità di questi personalizzò i modelli e gli schemi ricavandone effetti esclusivi del barocco ibleo. La maggior parte del patrionio artistico, con la sola eccezione della Cattedrale di San Giovanni Battista (1694-1777), con la facciata ricca di intagli e sculture, si trova nell'antico quartiere di Ibla. A Ibla sorgono oltre 50 chiese, la maggior parte in stile tardo barocco, e numerosi palazzi storici. Molte le opere degli anni '30, in particolare la costruzione di Piazza Impero, il Palazzo del Fascio, il Palazzo oggi della Camera di Commercio.
Il portale di San Giorgio (XII secolo) è l'unica opera rimasta dopo il terremoto del 1693, magnifico esempio di architettura gotico-catalana dal tenue colore rosato. E' uno dei più importanti simboli della città.
La chiesa di Santa Maria dell'Itria, iniziata nel 1320, è barocca, con quattro splendidi altari in pietra bianca e motivi rococò molto delicati e di grande effetto.
La chiesa di San Giuseppe, a Ibla, attribuita a Rosario Gagliardi, è uno dei gioielli del barocco siciliano. La facciata è convessa in stile composito, i 5 altari sono in pietra, decorati con vetro dipinto il cui effetto cromatico è tale da farlo sembrare marmo. La pavimentazione è molto particolare, il disegno è ottenuto con l'alternanza di calcare indigeno e pietra pece nera con piastrelle ceramiche policrome a motivi floreali. Molte le opere d'arte, le argenterie e i paramenti sacri.


 
Palazzo Zacco è tra i più belli di Ragusa Superiore, con mascheroni grotteschi e figure fantastiche. Con questo palazzo entra in città lo stile Rococò più sfrenato. Sede del Museo delle Tradizioni Ragusane.
Il Castello di Donnafugata (a 15 km dalla città) è una sontuosa dimora nobiliare del tardo '800. Copre un'area di 2500 mq, ha una grande facciata in stile neogotico con due torri laterali. Ospita 120 stanze, di cui una ventina visitabili, con gli arredi e i mobili originari dell'epoca degli ultimi "Gattopardi". Nella stanza della musica, dipinti trompe l'oeil; poi la Sala degli Stemmi, il Salone degli Specchi, la Pinacoteca con quadri neoclassici e il notevole appartamento del Vescovo con splendidi mobili Boulle. Il suo parco monumentale è ampio 8 ettari, noto per gli "scherzi" disposti per allietare le giornate del barone proprietario, Corrado Arezzo. Una parte dell'edifio, tra cui la torre, risale al '700. Il complesso è dell'800, la facciata principale è in stile neogotico con richiami al veneziano.
Palazzo Schinnà di Sant'Elia (XVIII) si estende per un intero isolato, è la più grande costruzione del tardo '700 di Ragusa.
Palazzo Bertini, del '700, ha caratteristiche sculture definite "mascheroni" che raffigurano tre personaggi della cultura barocca: il mendicante, il nobile e il mercante.
Palazzo Cosentini (XVIII secolo) ha tre balconi ricchi di decorazioni.


Fra le aree verdi, il Giardino Ibleo (1858) all'estremità di Ibla, con all'interno la chiesa di San Vincenzo Ferreri, quella di San Giacomo, e la chiesa dei Cappuccini. Vicino si trovano gli scavi archeologici. Villa Margherita (con strutture ricettive); Riserva Naturale Macchia Foresta del Fiume Irminio (riserva naturale costiera con falesie e dune); Riserva Naturale Integrale Cava Randello (fra Punta Braccetto e Scoglitti, fascia costiera con una pineta affacciata sul mare).

 


2 commenti:

  1. Indubbiamente molto bella e insieme alla Val di Noto formano la punta di diamante del Barocco italiano :o) ... ehm peccato che il barocco non mi piace tantissimo ... il cocCoco' poiiii!!! :o( Bellissimo il Castello di Donnafugata!!!! :oD Ehm ... pensavo ... mentre vedevo il video della Processione ... chissa' perche' ogni tanto i portatori (ovunque) fanno oscillare o ondeggiare cio' che portano ... casca eh!

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Ahahaha! A qualcuno gli si saranno sconocchiate le ginocchia. XD
    Il Castello di Donnafugata è una bellissima architettura, sì. Si discosta molto dal classico barocco del luogo, pare sia incantato. :o)

    RispondiElimina