Città di circa 241.000 abitanti, è il primo porto in Italia per numero di passeggeri. Ha un'importante e storica sede universitaria che risale al 1548 fondata da Sant'Ignazio di Loyola. La sua economia si basa sui servizi, i commerci, il turismo e l'attività industriale è basata sulla cantieristica navale da diporto.
Fondata dai greci nell'VIII secolo a.C., fu conquistata dai Romani nel 264 a.C., poi dai Bizantini, dagli Arabi e, nel 1060, dai Normanni. Raggiunse grande prosperità sotto i domini svevo-angioino-aragonese, divenne capitale del Regno di Sicilia con Palemo e, grazie al suo porto, divenne uno tra i primissimi centri commerciali e fra le più grandi, fiorenti e importanti città del Mediterraneo, seconda solo a Napoli. Città amica del popolo russo dopo il terremoto del 1908, proprio i marinai della flotta imperiale russa, che si trovavano nel porto di Augusta per delle esercirazioni, furono i primi soccorritori. Il terremoto di Messina è considerato uno degli eventi più catastrofici del XX secolo. Al terremoto si aggiunsero i danni causati da un maremoto che provocò molte altre vittime. Messina, che contava circa 140.000 abitanti, ne perse circa 80.000. Nei secoli i vari eventi distruttivi, sia a opera umana che naturali, hanno devastato la città, che oggi ha un aspetto moderno ma che conserva anche monumenti di assoluta rilevanza.
Il Duomo (Basilica Catterale Protometropolitana di Santa Maria Assunta), bizantino del XII secolo, con numerosi rifacimenti, conserva numerose opere d'arte. All'interno mosaici, monumenti funebri e statue di santi. Il campanile ha il più grande e complesso orologio meccanico e astronomico del mondo, realizzato da una ditta di Strasburgo e inaugurato nel 1933.
La chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani (XII secolo) era una cappella reale in età aragonese, fu ceduta a cortigiani e ricchi mercanti catalani. Con il sollevamento della città dovuto ai terremoti e alle costruzioni, oggi si trova a oltre 3 mt sotto il livello stradale. All'interno sono visibili influenze arabo-bizantine.
La chiesa di Santa Maria della Valle (Badiazza) è un monumento medievale, raro esempio di chiesa-fortezza di epoca normanna. Sorge in un luogo impervio e isolato, nell'alta valle del torrente Ritiro, sui Monti Peloritani.
La chiesa di Santa Maria Alemanna, completata nel 1220, è in stile gotico, realizzata da maestranze tedesche per volere di Federico II di Svevia, sosta e rifornimento dei Cavalieri Teutonici impegnati nelle Crociate. Al suo interno vengono organizzate mostre, eventi e spettacoli.
La chiesa e monastero di Santa Maria di Mili è una tra le più antiche testimonianze di architettura arabo-normanna della Sicilia. Sorge sul torrente Mili, vicino all'abitato di Mili San Pietro. Patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno, è in completo abbandono.
La Galleria Vittorio Emanuele (1924-29) ha decorazioni ispirate al Settecento siciliano, progettata da Camilio Puglisi Allegra, è un esempio di stile Liberty eclettico.
Il Teatro Vittorio Emanuele II (1842-52) ha il soffitto decorato da Renato Guttuso.
Palazzo Piacentin (1927) è composto da 3 edifici collegati da gallerie, le facciate sono state ornate da vari artisti. Sull'attico troneggia la grande quadriga condotta dalla dea Minerva. Ispirato alla Porta di Brandeburgo e all'architettura dei templi dorici siciliani, è opera dell'architetto Marcello Piacentini.
Dell'architetto fiorentino Gino Coppedè, il Palazzetto Coppedè, in stile eclettico; Palazzo Magaudda e Palazzo Cerruti, in stile eclettico-Liberty messinese; e Palazzo Tremi, in stile eclettico.
Il Palazzo delle Poste (1915), di chiara matrice Liberty, ha all'interno ricche decorazioni floreali.
La Fontana di Orione (1553) in Piazza Duomo, armoniosa, elegante e ricca di raffinati intagli, rappresenta il trionfo di Orione, mitico fondatore della città. E' stata definita la più bella fontana del Cinquecento europeo.
Il Cimitero Monumentale è uno dei più importanti d'Italia, al suo interno è presente la gran parte della statuaria e dell'architettura del neoclassico messinese.
Il Forte di San Salvatore (1540) fu edificato da Carlo V sul braccio estremo della falce portuale. Ha subìto gravi danni con i terremoti del 1783 e del 1908. Proprietà del Demanio Militare, ospita una stele di 60 mt che sostiene una grande statua della Madonna, uno dei simboli della città.
Castel Gonzaga (1540) si trova a Montespinelli, in posizione dominante. Era la piazzaforte più munita del Mediterraneo.
La Real Cittadella (1648-81) è un'imponente costruzione a pianta stellare con 5 baluardi situata all'imboccatura della falce del porto. Costruita dagli Spagnoli, è un simbolo della resistenza dell'esercito del Regno delle due Sicilie contro l'esercito del Regno di Sardegna. Fu semidistrutta dall'artiglieria del Regno delle due Sicilie nel corso della repressione borbonica. E' in stato di grave abbandono.
Fra le aree naturali, Villa Giuseppe Mazzini (in centro), Passeggiata a Mare (bellissima vista sul porto), Villa Dante (con arena all'aperto per spettacoli, piscina e spazi ludici), Orto Botanico Pietro Castelli (dell'Università, con piante da tutto il mondo).
Fra i musei, Museo Regionale (la storia di Messina nei secoli con una ricca mostra di argenti messinesi), Archivio-Mostra permanente su Salvatore Quasimodo "La vita non è un sogno", Galleria Provinciale d'Arte Moderna e Contemporanea (Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Felice Casorati, Lucio Fontana, Giò Pomodoro, ecc.), Mostra dei Tesori della Cappella Palatina in San Giovanni di Malta (argenteria e oreficeria d'arte sacra, paramenti liturgici, tombe di San Placido, San Martino e Francesco Maurolico con affreschi), Tesoro del Duomo, Orto Botanico Pietro Castelli (1638), il Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina (fondato con il patrocinio dell'UNESCO), si trova a Forte Cavalli. Racconta la storia della difesa dello stretto dal periodo post-unitario alla II guerra mondiale, custodisce il più grande cannone italiano della II guerra mondiale (10 mt di lunghezza, 16 tonnellate) dichiarato Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre), Mostra dei Pupi (centinaia di pupi e manoscriti di fine Ottocento-inizi Novecento, scenografie e foto).
La cucina messinese è a base di pesce e frutti di mare (pesce spada, pescestocco, cozze, tonno). Dolci tipici, la pignolata glassata, i cannoli di ricotta e la cassata siciliana. Tipica la focaccia messinese (scarola riccia, acciughe, pepe e formaggio tuma), i rustici (arancini, pidoni, mozzarelle in carrozza e sfoglie) e la granita in vari gusti accompagnata dalla famosa brioches, molto diversa dalla tradizionale sia per forma che per gusto. I piboni sono calzoni ripieni di scarola bianca riccia, acciughe e scamorza; u ciusceddu è composto da carne bovina tritata, ricotta, uova, pangrattato, formaggio maiorchino, pomodori, cipolla, sedano e prezzemolo; la pasta 'ncaciata è fatta con carne bovina, pollo, fegatini, carne bovina tritata, uova, salame Sant'Angelo di Brolo, scamorza, pecorino stagionati, pangrattato, melanzane, salsa di pomodoro, cipolla, pasta corta liscia, prezzemolo, basilico, strutto, sale e pepe.
Incredibilmente bella nella sua varieta' e mescolanza di stili :o) E' stato e lo e' tutt'ora un porto molto importante ... ed e' la citta' che da' il benvenuto ai visitatori della Sicilia che percorrono lo Stivale via terra! ... ehm ... e come non fermarsi a mangiare un dolcino??? Il campanile del Duomo mi e' piaciuto tantissimo :oD con tutta quella roba che gira! :oD
RispondiElimina@ ZeN: Si vede che i meccanismi del campanile arrivano dal Nord Europa ... ;o)
RispondiEliminaBeh ... i dolci sono famosi. Adoro i cannoli! :oP