Cittadina a 76 km da Bari fondata in età neolitica. Nel V-III secolo a.C. era una fiorente industria tessile e vasaria, nel 318 a.C. fu conquistata e associata a Roma. Fedele alla repubblica anche durante la II guerra punica, si ribellò poi al tempo della guerra sociale, subendo dure ritorsioni. Municipio e colonia sotto Antonino Pio, ebbe una certa floridezza come stazione sulla Via Traiana. Nel Medioevo fu possesso bizantino, poi longobardo, distrutta dai Saraceni nel 840 e nel 870, ricostruita da Ottone I nel 963, raggiunse grande splendore sotto i Normanni nell'XI e XII secolo. Le lotte fra gli Angioini nei secoli XIV e XV e il lungo assedio dei Francesi in lotta con gli Spagnoli nel 1502 la danneggiarono gravemente. Successivamente fu concessa in feudo a varie famiglie (Orsini, Orange, Grimaldo, Affaitati), passò a Fabrizio Capece Minutolo nel XVII secolo, che ne divenne principe. Colpita da vari terremoti, nell'800 patì aspramente per il brigantaggio.
I suoi numerosi apogei del IV-III secolo a.C. riproducono la forma della casa, rinvenuti numerosi vasi apuli figurati, caratteristici vasi policromi (vasi canosini), bronzi e ricche oreficerie. Sotto la basilica di San Leucio si trovano i resti di un tempio indigeno-romano con grandi capitelli figurati; in altre parti della città vi sono resti di altri templi, dell'anfiteatro, di terme e di un acquedotto. Imponenti mausolei funerari romani, l'arco detto di Varrone, un ponte sull'Ofanto rifatto nel Medioevo, si trovano lungo l'antica Via Appia Traiana.
La cattedrale (1071-1089) ha la parte originaria coperta da 5 cupolette di origine bizantina. L'influenza bizantina si trova anche nel pulpito firmato da Acceptus (prima metà del XI secolo) e nella cattedra vescovile dello scultore Romualdo del 1078-79, che presenta anche influssi musulmani negli elefanti che la sorreggono. All'esterno sorge il mausoleo di Boemondo, di tipo orientale nell'impianto ma occidentale nelle archeggiature romaniche. Le imposte bronzee del mausoleo sono le più antiche porte bronzee fuse rimaste in Italia.
Canosa è veramente uno scrigno pieno di tesori.
RispondiEliminaQuando sento 'Canosa' mi viene immediatamente in mente Lino Banfi! ma quante volte l'avra' nominata??? ehehe Canosa, Bitonto e Bisceglie ... Uhhhh :o))) Sinceramente non pensavo fosse cosi' ricca di reperti e avesse una cosi' antica storia! :o) E' stata una scoperta ;o) Brava la Tamy! :o)))
RispondiElimina@ Laraz: Misconosciuta cittadina pugliese, surclassata da trulli e ridenti spiagge, anche Canosa ha qualcosa da mostrare... :o)))
RispondiElimina@ ZeN: Apposta che ce l'ho messa! Grazie! :o)))
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