Città in provincia di Catania, a 73 km dal capoluogo, a 608 mt sui monti Erei, nota per l'artigianato del legno, tessile, delle ceramiche e delle terrecotte.
Insediamento già in epoca preistorica, intorno al VII secolo fu colonia greca, passando poi a Romani e Arabi che, nel IX secolo, ne fecero un fiorente centro col nome di Qal'at al-ghiran (fortezza delle grotte), da cui deriva il nome attuale.
Occupata dai Genovesi nel 1030, dai Normanni nel 1090, poi sotto gli Aragonesi, ritornò alla corona nel 1465. Dopo i due catastrofici terremoti del 1542 e del 1693 fu riedificata all'inizio del XVIII secolo. Subì i bombardamenti del 1943 che la semidistrussero.
Restano alcuni avanzi dell'epoca medievale, dopo il terremoto la città fu ricostruita in forme tardo-barocche seguendo la disposizione tortuosa e irregolare delle vie e delle piazze. Frequente l'impiego di ceramiche e maioliche policrome nel rivestimento delle pareti esterne e nei pavimenti. Da vedere la facciata della chiesa di San pietro, il pavimento della chiesa ottagonale di San Salvatore, il "Teatrino" di Natale Bonaiuto, la Terrazza Ventimiglia. Barocche le chiese del Rosario, di San Giacomo, di San Francesco, di Santa Maria del Monte (con una scalinata scenografica), il Monte di Pietà di Bonaiuto, e altri. Il duomo è ottocentesco. I giardini pubblici (la "Villa") sono del 1846-48, su progetto di Basile. Il Museo della Ceramica si trova nel "Teatrino", documenta lo sviluppo della ceramica siciliana dall'antichità a oggi. Difatti Caltagirone è stato un centro fiorente dell'industria della maiolica fin dal XVII secolo. I prodotti del primo periodo avevano una chiara ispirazione moresca, successivamente presero modello dai Veneziani e dai Faentini. Tipiche le lucerne in terracotta a forma di dame, carabinieri, pastori, le fiaschette a forma di pesci, libri, cornamuse, e le piastrelle policrome e figurate.
Ho trovato interessante il connubio 'barocco e mattonelle' che donano a questa cittadina un aspetto molto gradevole :o) Ma non dobbiamo addormentarci sugli allori perche' qualche miglioria o restauratina ... starebbe bene anche qua! ;o)
RispondiEliminami piace la cura del particolare estesa per le strutture con scopi più modesti...magari fosse così anche oggi.
RispondiEliminaCaltagirone appare una città con una cura artistica molto particolare e ricercata. a quanto pare sono passati tutti in questa zona e forse grazie ai loro soldi sono riusciti a realizzare nel passato veramente qualcosa di bello. concordo con zen che c'è molto da fare per mantenere tutto questo tesoro.
@ ZeN: Per curare questi patrimoni artistici ci vogliono i dinderi, lo sappiamo. Ci vuole anche la volontà popolare e delle amministrazioni. E non veniteci a dire che non si possono tenere un pò meglio... :o/
RispondiElimina@ Laraz: In Sicilia ci sono veri gioielli, spesso trascurati, cadenti, vilipesi. Sulle rotte turistiche di massa le cose vanno meglio, ma qui c'è molto da fare soprattutto per la cultura del rispetto. Specie per gli amministratori. :o/
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