Biblioteca e museo nazionale britannico, nel 1753 il Parlamento inglese istituì un collegio per curare le immense collezioni di libri, antichità e curiosità naturali acquistate dal governo per 20mila sterline dal medico Sir Hans Sloane. Esse furono unite alla raccolta Cotton, aperta al pubblico nek 1707, e alla Harleian Collection of Manuscripts. Trasferito alla Montague House, nel 1759 fu aperto al pubblico col nome di British Museum. Tra la fine del secolo e gli inizi del successivo ci fu un grande accrescimento delle collezioni e della biblioteca che determinò ulteriori ampliamenti.
Attualmente vi sono sei dipartimenti per il museo delle antichità (egiziane, medio-orientali, greco-romane, preistoriche e romano-britanniche, medievali e orientali), uno per stampe e disegni, uno delle monete e medaglie, uno dell'etnografia. Il gabinetto delle stampe conserva 7milioni di pezzi ed è il più importante del mondo. Eccezionale la raccolta dei disegni (Michelangelo, Durer, Raffaello, Leonardo, Rembrandt, Rubens, ecc).
La sezione delle antichità egiziane ha avuto origine dal materiale tolto ai Francesi nel 1801 alla resa di Alessandria. Il pezzo più famoso è la stele di Rosetta, che permise di decifrare la scrittura egiziana. La sezione delle antichità dell'Asia Anteriore comprende reperti sumeri e babilonesi, assiri, ittita, fenici, siriani e cartaginesi. La sezione delle antichità greche e romane accoglie le sculture del Partenone, le sculture della tomba di Mausolo ad Alicarnasso, del tempio di Diana ad Efeso. La sezione medievale comprende materiale paleocristiano, bizantino, germanico, francese e soprattutto anglosassone. Le sezioni dell'arte orientale presentano bronzi e ceramiche cinesi, sculture indiane di Grandhara, Orissa e Amaravati; sculture giavanesi; ceramiche, metalli e avori islamici. La sezione etnografica conserva, fra le altre, opere d'arte delle civiltà precolombiane e le splendide teste di bronzo di Ife e di Benin in Nigeria.
O.O Bello! Mi e' gradita la soluzione di avere un unico museo che raccolga tutti i reperti :o) E' comodo per il gestore, in quanto ha tutto in un unico, anche se enorme, locale e puo' controllare e custodire meglio gli oggetti. E' comodo per il visitatore perche' puo' scoprire di avere interessi ulteriori rispetto alla base di partenza ( p.e. vai per vedere le ceramiche francesi e scopri che ti interessano anche le armi medievali). Mi ripeto: bello!
RispondiEliminap.s. ho idea che in quello di Londra servano piu' visite per riuscire ad apprezzare tutto ;o)
@ ZeN: Tutti i grandi musei hanno bisogno di più visite. Noi, a Firenze, abbiamo quello degli Uffizi, il più grande, ma piccolo rispetto a molti altri. Beh, non l'ho visto tutto nemmeno io... :o/
RispondiEliminaVa fatto un ruolino di marcia scegliendo i settori da visitare in un giorno. E' importante perchè non ci si può scapicollare cercando di vedere tutto e pretendere di ricordarselo, e soprattutto di capire! ;o)
da una parte detesto che gli inglesi detengano reperti non loro nei loro musei mentre dall'altra ritengo che sia l'ottimale specialmente per alcuni stati.
RispondiElimina@ Laraz: Bisogna vedere come sono venuti in possesso dei reperti. Se acquistati "alla luce del sole" va bene. Se trafugati, mica tanto. Il punto è che non li "rendono" indietro... :o/
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