I Boeri

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Nome dato agli Olandesi che, dal 1652, iniziarono a stabilirsi Presso il Capo di Buona Speranza. La prima spedizione comprendeva una novantina di uomini, doveva fondare una stazione di rifornimento per le navi di passaggio sulla rotta delle Indie. In poco tempo gli Olandesi divennero agricoltori e allevatori (da qui il nome, dall'olandese "boer", contadino), si spinsero verso l'interno e, tra il 1770 e il 1780, avevano raggiunto con le loro transumanze il Great Fish River e l'Orange. Nel 1786 fondarono il distretto di Graaff-Reiner e quello di Swellendam, che si resero indipendenti dalla Compagnia.

Nel 1743 la flotta inglese attaccò ed espugnò Città del Capo, ponendo fine al dominio della Compagnia. 

Nel 1802 la colonia del Capo fu restituita al governo olandese e nel 1806 ritornò alla Gran Bretagna a cui fu assegnata definitivamente.

Le autonomie boere furono soppresse, l'immigrazione di consistenti gruppi di coloni inglesi e l'abolizione della schiavitù nel 1834 determinarono un'emigrazione in massa dei Boeri verso le regioni del Nord dove istituirono le Repubbliche dell'Orange e del Transvaal. La politica razziale dei Boeri, le discriminazioni contro gli stranieri e soprattutto la scoperta di giacimenti auriferi nel Transvaal, determinarono tensioni con gli Inglesi che portarono alla guerra anglo-boera (1899-1902), condotta in modo spietato dalla Gran Bretagna. Le repubbliche boere, con la vittoria degli Inglesi, furono annesse ai loro territori.

La comunità boera continuò a svilupparsi conservando il proprio orientamento sociale, politico e religioso.