domenica 26 maggio 2013

Maratona Andalusia 36




Il Palacio de Comares, nell'Alhambra a Granada, è la parte più grande dei palazzi nasridi. Questo edificio sontuoso è stato realizzato in uno stile classico ma estremamente raffinato. Il meraviglioso Patio de los Arrayanes è detto patio dei mirti, per i cespugli di mirto che sono al bordo della grande vasca centrale.Dietro al patio c'è la Sala de la Barca, il nome sarebbe una deformazione dell'arabo "baraka" (benedizione), secondo un'altra spiegazione deriverebbe dalla forma del soffitto, che ricorda uno scafo rovesciato. La sala era l'appartamento privato di Youssef I, si apre sul Salòn de Embajadores (salone degli Ambasciatori) situato nella Torre de Comares. Questa torre è la più poderosa dell'Alhambra. Le pareti sono incrostate di madreperla, sembra di trovarsi sotto un cielo stellato. In questo salone si svolgevano le cerimonie ufficiali. Una rientranza del muro di fronte all'entrata accoglie la piccola sala del trono di Youssef I.


Lo splendido Palacio de los Leones fu costruito dal sovrano Muhammad V nel 1354. Il patio dei Leoni è leggendario, con le sue 124 colonne e i suoi archi finemente intagliati che danno vita a un gioco di prospettive vertiginoso. Qui l'architettura nasride raggiunge l'apice della purezza, dell'uso della luce, dell'acqua e degli stucchi. La fontana del patio, sorretta da 12 leoni, è all'incrocio di quattro piccoli canali, l'insieme evoca la sorgente e i quattro fiumi del Paradiso. La Sala degli Abenceragi sarebbe stata il luogo dove furono massacrati questi guerrieri dopo che il sultano Boabdil ebbe scoperto l'amore di uno di essi per la propria moglie. Di grande bellezza la cupola coperta di "muqarnas" e gli stucchi colorati che incorniciano gli archi. Gli azulejos furono aggiunti nel XVI secolo. La Sala de los Reyes (Sala dei Re) ha archi e cupole ricoperti di "muqarnas", i soffitti di alcune piccole alcove nella parete di fondo sono ornati da meravigliosi dipinti, della fine del XIV secolo, di un artista cristiano anonimo. La Sala de dos Hermanas (Sala delle due Sorelle) ospitava la sultana e la sua famiglia. Il nome di questa sala viene dalle due lastre simmetriche che formano il pavimento. Il rivestimento della cupola è di una bellezza stupefacente. Il belvedere in fondo alla sala si affaccia su un incantevole giardino privato (Jardin de Daraxa). I suoi muri sono coperti da poesie che vantano la bellezza dei luoghi. "Si può credere che la luna abbia abbandonato la sua dimora per venire nella mia".
Gli appartamenti dell'imperatore Carlo V furono fealizzati per ospitarlo durante i lavori di costruzione del suo palazzo, la sua camera ha il soffitto coperto da iscrizioni latine che ne celebrano la gloria. Le sale successive sono conosciute come "habitaciones de Washington Irving" (camere di Washington Irving) perchè abitate dallo scrittore americano mentre scriveva i suoi famosi "Racconti dell'Alhambra". 
Ai piedi del Palacio de los Leones si trova la Rauda, l'antico cimitero dei sovrani musulmani. La Torre de las Infantas (delle Principesse) ha sale riccamente decorate. 


2 commenti:

  1. E passino passino ci siamo percorsi tutta l'Alhambra arrivando ad oggi, a quello che credo sia il 'lato' piu' ricco e piu' bello di tutta la costruzione :o) Apprendo solo oggi che Carlo V vi ha soggiornato in attesa della costruzione del suo palazzo ... non posso non domandarmi ...: ma proprio non si rendeva conto che 'quel cubi li' non c'entrava una bella s@ga?' ... mha ... :o(

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  2. @ ZeN: Probabilmente a Carlo V sarà piaciuta l'idea di metterci del suo, in questo luogo magico. La soddisfazione di abitare nell'Alhambra non se la voleva perdere. A costo di creare uno stridio di stili. :o(
    Credo di essere una delle poche persone che, sentendo una musica così bella inserita in un contesto così stupefacente, si commuova. (Anche se la Mckennitt canta nel palazzo di Carlo V)... :o)

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