venerdì 24 maggio 2013

Maratona Andalusia 35



L'Alcazaba è una cittadella del XIII secolo, la parte più antica dell'Alhambra di Granada. La prima torre, entrando, è la Torre del Homenaje nella quale ebbe residenza il sultano Muhammad I. Il Barrio castrense è il quartier militare della fortezza di cui rimane poco. Dalla Torre de las Armas si gode una bella vista dell'Albaicìn. La Torre de la Vela fu per due secoli il simbolo della potenza nasride, lo spessore delle sue mura è impressionante, dalla sua sommità si può vedere la città. Successivamente i Re Cattolici edificarono un campanile ancor oggi in uso. Sulla Torre de la Pòlvora sono incisi i celebri versi di Francisco de Icaza: "Donna, fagli l'elemosina, perchè nella vita non c'è niente di peggio che essere cieco a Granada".


I Palacios nazarìes sono i palazzi privati dei sovrani nasridi eretti nel XIV secolo. E' il luogo più importante della visita, all'esterno austero e spoglio degli edifici contrasta un interno decorato con grande lusso, un'architettura votata all'intimità e al segreto, come è frequente nell'architettura musulmana. Le sale sono collegate le une alle altre nei vari palazzi, le sorprendenti soluzioni degli architetti sono riuscite a sfruttare magistralmente la luce e l'acqua. I palazzi sono estremamente raffinati negli ornamenti che sono realizzati essenzialmente di stucco e gesso. Dappertutto, sui muri, si trova la calligrafia araba che glorifica i sultani e la bellezza dei loro palazzi.


Palazzo Mexuar è dell'inizio del XIII secolo, profondamente rimaneggiato nel 1365. La Portada (l'entrata) del Mexuar è decorata con stucchi cesellati e sormontata da un fregio recante il motto dei Nasridi : "Dio è l'unico vincitore", motto ripetuto un pò dappertutto nelle altre sale. L'opulento interno è ricco di colonne di marmo bianco ornate da capitelli colorati, stucchi con motivi vegetali e minuziose calligrafie. I soffitti sono in legno pregiato decorato con motivi geometrici. In fondo alla sala c'è l'oratorio del 1365 dove pregava il sultano. Nel palazzo ce ne sono molti, ognuno col mirhab orientato verso la Mecca. Al centro del Patio del Cuardo Dorado c'è una piccola fontana circondata da archi coperti di stucchi e rilievi a forma di stalattite (muqarnas). Da qui si apre il Cuarto Dorado (stanza d'oro), il suo nome deriva dallo stupendo soffitto decorato da intarsi dorati.

  

2 commenti:

  1. Effettivamente da fuori tutto ha un aspetto spartano e di guerriglia; non ci aspetta che contenga questo 'cuore' che pulsa di armonia e arte. Non ci son parole ... e' veramente tutto bellissimo :o)

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  2. @ ZeN: In alcuni ambienti mi sono sentita "a casa mia". Nonostante sia un'architettura molto lontana da quelle che avevo visitato fino a quel momento, ha la particolarità di farmi sentire fuori dal mondo ma dentro al mio. :o)

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