Opere d'arte sulla pelle. Tempo fa indicavano cose spaventose portate da marinai e galeotti, poi furono portati da gente eccentrica e creativa. Oggi appartengono alla vita di molti, sono comuni così tanto da essere quasi banali. I tatuatori sono spuntati ovunque e lavorano moltissimo.
Avendo una piccola "cultura" artistica ed avendo "mangiato" per anni pane e arte, non potevo non apprezzare i lavori stupendi di veri artisti in questo ramo. Non amo gli eccessi, come la decorazione esagerata, anche sul corpo, ma trovo alcuni capolavori piacevolissimi. Il tatuaggio dovrebbe avere sempre un significato personale, non dovrebbe mai seguire una moda, o l'impeto del momento. Per questo non ci si dovrebbe tatuare mai il nome del fidanzato o del marito, il volto di un attore o di un cantante o di qualsiasi cosa potrebbe non "essere" per tutta la vita. Un tatuaggio dovrebbe "decorare" una parte del nostro corpo, integrarsi con la pelle e non nasconderla. Deve essere bello, studiato, realizzato come un quadro ed essere tecnicamente perfetto proprio perchè durerà tutta la vita. E un brutto tatuaggio è una punizione che non si portà cancellare quasi mai. Io ne ho uno sul polso. L'ho fatto a 42 anni. Non è piccolo, ma nemmeno troppo grande. E' un uccello del Paradiso che vola. Ce l'ho solo io, è stato disegnato per me. Si vede che il tatuatore ha visto la mia faccia dell'epoca e ha capito il mio stato, così ha disegnato sul momento questo mio desiderio di volare, di libertà, di affrancamento dal mondo da cui provenivo. Desiderio di volare...
Non mi sono mai pentita. Ce l'ho da quasi 15 anni e fa parte di me. Mi piacciono gli uccelli e gli animali. Detesto i tribali, i teschi e i colori pesanti. Soprattutto detesto le mode. E un tatuaggio non è un vestito che si può buttare quando stanca. Il tatuaggio è un pezzo dell'anima sulla pelle.
A me non piace averli perche' non amo il 'per sempre' pero' non mi infastidisco affatto se li vedo agli altri :o) Li apprezzo un po' meno se sono troppi, troppo esteri o la location e' sempre in mostra (mani e collo). Penso che, moda a parte, chi si tatua lo faccia per un proprio motivo personale, quindi debba avere (e dare) la possibilita' di renderlo piu' o meno visibile ;o)
RispondiElimina** no esteri ma estesi**
RispondiEliminabisogna essere molto convinti prima di farli.io ne ho due : il primo che ho fatto è sulla caviglia nel 2001, di tipo indiano doveva rappresentare l'iniziale del mio nome ma il tipo si è sbagliato. l'amo lo stesso con l'errore, forse ancora di più. il secondo (2006) è il nome di mia "figlia" sull'avambraccio posteriore. non mi pento e fanno parte della mia vita.
RispondiElimina@ ZeN: Purtroppo è diventato una moda. Farà piacere ai tatuatori (alcuni fanno vere brutture...) ma spesso non hanno un significato profondo. E' solo una cosa da esibire. Poi c'è l'esagerazione. Quella è veramente brutta.
RispondiElimina@ Laraz: E' questo il senso dei tatuaggi. Proprio questo. Il mio ex marito li detestava a priori e detestava chi li aveva. A me e a mio figlio son sempre piaciuti. E' stata un'ulteriore spinta a decidermi di farne uno, quando ci siamo separati. Sono come te, non ho un tatuaggio, è solo un'espressione sulla pelle. :o)
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