Risparmio a oltranza?

foto: blog.cadenadial.com

Siti di social shopping. Un giro d'affari enorme. Vendono coupon che danno diritto a offerte scontatissime per viaggi, ristoranti, prodotti, trattamenti estetici, corsi ed esami clinici. Dopo l'iscrizione, ogni giorno arrivano email con le offerte della nostra città o di tutta Italia. Queste offerte hanno un tempo limitato, si possono comperare sul sito con carta di credito, poi arriva il coupon da stampare e consegnare al negoziante al momento di pagare. Le ditte così hanno un nuovo canale di vendita, si fanno pubblicità, si fanno conoscere, vendono i posti non venduti, promuovono il prodotto e aumentano la clientela.
Le offerte però devono anche soddisfare il cliente! Molti rimangono insoddisfatti perchè non si punta sulla qualità ma sulla quantità, i tempi di consegna sono troppo lunghi, i disservizi tanti, non si può usufruire del coupon per overbooking...
Il gestore del servizio deve controllare che il servizio che pubblicizza corrisponda al vero, questo è il suo ruolo! Deve valutare la qualità e l'affidabilità dell'azienda partner.
Se qualcosa non va bene non siete costretti ad accettare un credito da usare per l'acquisto di altri coupon, potete pretendere il rimborso e chiedere indietro i soldi.
Qui entra in azione il rimpallo: si chiede il rimborso al sito dove si è acquistato il coupon, questo lo manda all'azienda partner che, a sua volta, lo rimpalla al sito. Vi prendono per sfinimento sperando in una rinuncia.
Controllate le condizioni contrattuali del sito, deve essere scritto che, in caso di mancato utilizzo del coupon per colpa dell'azienda partner o in caso di prestazione che non corrisponde all'offerta sul sito, è tenuto al rimborso chi lo ha venduto, cioè lo stesso sito. In genere entro 5 giorni. 
Il coupon che vi mandano non è una ricevuta fiscale, i partner non rilasciano quasi mai lo scontrino fiscale. E' l'ennesimo modo per evadere il fisco, e con un giro d'affari da 250milioni di euro, non è cosa da poco.
Non potete cambiare idea se comprate dvd, software informatici sigillati o abbonamenti a giornali e riviste oppure se (nel caso di ristoranti, servizi turistici e del tempo libero) il professionista fornisce le sue prestazioni in un periodo prestabilito.
Potete recedere, come per tutti i contratti a distanza, senza spese e senza doverne specificare il motivo, entro 10 giorni lavorativi, con l'invio di una raccomandata con avviso di ricevimento, ma anche a 10 giorni dalla data di ricevimento del bene acquistato. Il rimborso del coupon avviene con il riaccredito sulla carta con la quale abbiamo fatto il pagamento.