Città della Francia del Sud capoluogo del dipartimento di Vaucluse (Provenza) sulla riva del Rodano.
Fu fondata su un'altura calcarea chiamata "Rocher des Doms", in seguito si sviluppò nella pianura circostante con un agglomerato a pianta ovale racchiuso, nel XIV secolo, dentro una cinta muraria. Avignone è sede di un festival di arte drammatica annuale, istituito nel 1947. Le sue molteplici testimonianze storiche e artistiche ne fanno un grande centro turistico. Molto importante il Museo Archeologico, con resti romani e medievali, e il Museo Calvet, con dipinti di maestri avignonesi del XIV e XV secolo e dei maggiori moderni francesi.
Fu uno dei principali centri della Gallia Narbonese, venne poi conquistata dai Burgundi, dagli Ostrogoti e dai Franchi. Dopo il 933 fu del Regno di Arles. Carlo d'Angiò la sottomise nel 1251. Ebbe un periodo di grande splendore durante la cosiddetta "cattività avignonese", poi rimase sotto il dominio del papato fino al 1791, quando il vicelegato pontificio fu scacciato dalla popolazione insorta. Passò definitivamente alla Francia nel 1797.
Fu uno dei principali centri artistici e culturali d'Europa durante tutto il Trecento (periodo della residenza della corte papale) e nel Quattrocento (durante il regno di Renato d'Angiò). I papi avviarono una politica di prestigio e di rivalutazione culturale, si innalza il grandioso complesso del palazzo dei papi formato da due corpi: il Palais Vieux e il Palais Neuf. Il Palais Vieux (1336-42) fu concepito come fortezza e convento, comprende l'appartamento papale nella Torre degli Angeli e un complesso di cappelle ed edifici. Il Palais Neuf (1342-52) all'interno riflette tutto il fasto e l'eleganza della corte.
La chiesa più antica di Avignone è la cattedrale di Notre-Dame des Doms, in romanico provenzale. Gotiche le chiese di St.-Agricol del 1320 e di St.-Didier del 1325. Notevoli le mura trecentesche e i resti del ponte duecentesco di St.-Bénézet, sul Rodano.
Tra il 1330 e il 1370 i papi chiamarono in città alcuni pittori senesi che avevano portato avanzate conquiste alla pittura italiana. Essi crearono in città, a contatto con il gotico d'oltralpe, una squisita civiltà pittorica. Qui morì Simone Martini, che affrescò l'atrio della cattedrale, ora nel palazzo dei papi. Fiorì un nuovo interesse naturalistico con una ricerca di illusionismo spaziale. Il palazzo dei papi è stato decorato anche da Matteo Giovannetti coadiuvato da una folta equipe di pittori francesi e italiani. Di questi affreschi rimangono solo quelli della cappella di San Marziale (1343-45) e di quella di San Giovanni (1347).
Nella certosa di Villeneuve presso Avignone, fondata nel 1356, le architetture accentuano l'illusionismo spaziale con effetti di "trompe-l'oeil". Gli affreschi di Avignone sono un punto di riferimento essenziale per gli sviluppi successivi della pittura europea. Questa è la famosa "Scuola di Avignone".
Avignone ha tanta storia da raccontare e da mostrare :o) Leggendo il post e poi vedendo il video, i miei pensieri hanno divagato sulla Chiesa ... e consideravo il fatto che 'una volta' le citta', dimore dei Papi o degli alti prelati erano baciate dalla fortuna perche' venivano impreziosite con belle costruzioni affrescate e decorate da grandi artisti. In qualche modo condividevano con la cittadinanza le belle cose. Ora non piu' :o( Le Chiese moderne sono spoglie e di cemento ... a volte anche bruttine :o(
RispondiElimina@ ZeN: Togli "a volte anche bruttine", sò proprio brutte!!! :o(
RispondiEliminaDifficile raccogliersi in preghiera in un garage... :o/
Avignone è una delle più belle città della Francia, a mio parere. E poi è in Provenza... ;o)
quoto Zen ed aggiungo che non solo le chiese artisticamente sono peggiorate ma anche le città, esteticamente le nuove costruzioni fanno veramente schifo, a mio parere, se ne salvano pochissime anzi sono rare.
RispondiEliminapenso spesso a certe civiltà che in passato hanno vissuto uno splendore senza precedenti, erano evolute, ricche e ingegnose e oggi? meglio non citarne...
cambiano le generazioni e cambia il modus vivendi.
@ Laraz: Sembra che esista un'inesorabile parabolica che porta i luoghi di grande civiltà e cultura a sfasciarsi ed entrare nell'oblìo. Mi piacerebbe sapere se, come l'araba fenice, risorgeranno in qualcosa di nuovo e positivo. Anzi. Non sono proprio sicura di volerlo sapere... :o/
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