domenica 20 gennaio 2013

Farsi il pane

foto: favoritbt.ru


Questa crisi favorisce il risparmio (forzato), anche il prezzo del pane è salito, per arrivare a oltre i 6 euro al chilo per il tipo più costoso.
Per farsi aiutare (se non sostituire) a fare il pane in casa ci sono le macchine per il pane. Fanno tutto. Si dosano gli ingredienti, si mettono nel cestello nel giusto ordine e si avvia il programma che si desidera di cottura.
Il costo medio al chilo è di 1,15 euro al chilo, il risparmio rispetto al pane comprato, per una famiglia media italiana, va dai 120 ai 269 euro l'anno, a seconda del tipo di pane.
Per il pane ai cereali il risparmio sale a ben 500 euro l'anno.
Le macchine per il pane hanno diverse capacità, in genere in una sola volta si può preparare un pane che va da mezzo chilo a 1,8 chili. Queste macchine producono solo la forma "a cassetta", un parallelepipedo. Il pane fatto in casa, se conservato in un sacchetto di cotone o in un panno, dura a lungo, soprattutto quello fatto con semola di grano duro, che assorbe più acqua.
Gli apparecchi possono avere pochi programmi o anche venti, ma questo non incide sulla qualità e il rendimento del prodotto finale. Generalmente in comune hanno 4 programmi: per pane bianco, per pane rapido, per quello integrale e per il solo impasto, utile per gli impasti per pizza e dolci, da cuocere in forno, e anche per la pasta fresca. Alcune macchine producono persino marmellata. La maggior parte dei modelli permette di programmare una partenza ritardata: l'apparecchio inizierà a lavorare in modo che il pane sia pronto per l'ora fissata. In questo modo può lavorare di notte sfruttando le tariffe elettriche più basse, se abbiamo la bioraria.
Esistono macchine con una o due lame impastatrici, considerando la poca quantità di ingredienti e la capienza del contenitore, una lama basta. Valutate sempre, prima dell'acquisto, lo spazio che occuperà in cucina, occorre spazio intorno, sia in altezza che di fianco, in quanto è un apparecchio che si scalda molto.
Queste macchine sono tutte sicure, l'unico "neo" è che è possibile che l'impasto esca dal cestello e cada sulla resistenza elettrica causando puzza di bruciato e sporco. Sarebbe meglio che i produttori coprissero la resistenza o prevedessero cestelli più grandi.

CONSIGLI

Gli ingredienti non vanno messi "a occhio", ma dosati con bilancia e misurini. L'acqua deve essere a temperatura ambiente per non interferire con la lievitazione.
Usate lievito di birra in polvere e non il panetto, si amalgama più facilmente.
Per un pane ben lievitato preferire farine ricche di proteine (es. Manitoba).
Appena sfornato fate raffreddare il pane su una griglia, evita che diventi gommoso.
Non mettere troppo sale, impedisce all'impasto di crescere. Un cucchiaino di zucchero aumenta l'azione del lievito e migliora l'aspetto della crosta. L'olio rende la pasta morbida e rallenta l'indurimento del pane.

SICUREZZA

Molte macchine sono a rischio scottatura, le superfici si riscaldano troppo, fino a 112° sul vetro, 99° sui lati metallici, e fino a 106° sulle superfici di plastica.

Il loro costo è da circa 50 a 280 euro.
       

2 commenti:

  1. Siamo veramente arrivati alla frutta! e non al pane! Dico cosi' perche' se la voglia di farsi il pane e' dettata dalla soddisfazione di mangiare un prodotto fatto in casa e' un conto, se invece e' dettata solo dal risparmio, perche' le famiglie tagliano le spese anche per i generi di primissima necessita', allora e' tutt'altro conto! :o( La legiferazione sul pane credo abbia qualche falla poiche' ultimamente si e' scoperto che molti forni utilizzano impasti congelati provenienti dall'estero, senza controlli sanitari e norme igieniche :o( Ho letto le caratteristiche tecniche che hai citato qua (calore e odori bruciato), forse questi macchinari, quando prenderanno molto piu' piede, saranno migliorati :o)

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  2. @ ZeN: Da qualche anno a questa parte (specie per le famiglie più numerose) questo attrezzo è entrato in molte case. In effetti col costo del pane si esagera, solo quello "comune" (a chi non si sà...) ha un prezzo "politico". Ma vallo a trovare! :o/
    Non solo il risparmio, anche voler "personalizzare" il proprio pane scegliendone gli ingredienti a seconda dei gusti. E ci si guadagna in qualità! ;o)

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