lunedì 16 luglio 2012

Sapersela cavare ...

foto: viaggiovero.com


Quest'anno, con la crisi, il 42% degli abitanti Ue non andrà in vacanza e chi potrà permettersela cercherà di risparmiare il più possibile. 
I fortunati che potranno permettersela devono, però, saper far fronte a vari inconvenienti legati alle tanto agognate ferie. 
Un'inconveniente è il ritardo degli aerei che possono far saltare un'intero piano di voli, quando sono previsti scali intermedi. Se il ritardo supera 3 ore il regolamento europeo prevede un risarcimento di 250 euro per voli fino a 1500 km, di 400 euro per quelli in territorio Ue superiori a 1500 km e per altre tratte tra i 1500 e i 3500 km, di 600 euro per voli fuori dalle Ue superiori a 3500 km. Durante l'attesa ci dovrebbe essere un'adeguato trattamento che può comprendere i pasti e l'albergo. Se il ritardo è di almeno 5 ore potrete rinunciare al volo e chiedere il rimborso dell'intero biglietto aereo. Se questo ritardo vi fa perdere uno o più giorni di vacanza avete diritto al risarcimento delle notti in hotel che non avete goduto e del giorno di vacanza perso.
In caso di overbooking (la vendita di più biglietti rispetto alla capienza del velivolo), se il vettore non trova "volontari" che cedano il loro posto (dietro pagamento) e rimanete a terra, avete diritto di scegliere tra il rimborso del biglietto (deve arrivare entro 7 giorni) e un'altro volo appena possibile o quando preferite, oltre ai pasti eventuali e pernottamenti gratuiti, nonchè a 2 telefonate, fax o email. L'indennizzo previsto è uguale a quello dei ritardi. Se scegliete un volo alternativo il risarcimento viene ridotto alla metà se i ritardi non superano le 2, 3 o 4 ore, in base alla durata del viaggio. Se, scegliendo un altro volo, è disponibile solo una classe superiore, non dovete pagare il sovrapprezzo, mentre per la classe inferiore avete diritto al rimborso del 30% del costo del biglietto per viaggi fino a 1500 km, 50% per quelli fino a 3500 km, 75% per quelli più lunghi.
Se il volo viene cancellato avete diritto al rimborso del biglietto, qualunque sia il motivo, entro 7 giorni o di un volo alternativo. Pasti e albergo devono essere garantiti dalla compagnia aerea, così come gli indennizzi, gli stessi previsti per l'overbooking. La compagnia aerea può non erogare i rimborsi se dimostra che la responsabilità della cancellazione non è sua (per il maltempo, per esempio) o vi informa almeno 2 settimane prima della partenza che il volo non sarà più effettuato. Anche in caso di un'offerta per una partenza in un orario non troppo lontano da quello originario non dà diritto al rimborso. 
Se le valige arrivano danneggiate o non arrivano affatto dovete presentare una denuncia nell'ufficio "Lost & Found" (Perso e trovato) presente in tutti gli scali. Dovete presentare il biglietto aereo, ricevuta del bagaglio rilasciata al check-in e l'apposito modulo in cui dovete indicare le caratteristiche della borsa smarrita o rovinata. Poi dovete presentare reclamo scritto alla compagnia aerea entro 7 giorni dal rientro, per il ritardo nella consegna ci sono 21 giorni di tempo. Il risarcimento può arrivare a un massimo di 1200 euro per ciascun bagaglio, a seconda del danno subito.
Dai bagagli possono "sparire" anche alcuni vostri oggetti. In questo caso dovete presentare reclamo scritto alla compagnia aerea insieme agli scontrini che comprovano gli acquisti effettuati. Non è facile dimostrare che gli oggetti fossero davvero nella valigia imbarcata. Se avete acquistato oggetti di valore è possibile aumentare il risarcimento con la "dichiarazione di valore", una specie di assicurazione che va fatta al check-in prima dell'imbarco, dietro pagamento di una tariffa aggiuntiva. 
I tour operator possono fallire. Per riavere indietro i soldi potete fare domanda al Fondo nazionale di garanzia del consumatore di pacchetto turistico, il problema è che da qualche anno, nonostante sia previsto dall'art.100 del Codice di consumo, il Fondo non eroga più denaro. Se volete provare potete mandare una raccomandata a.r. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo-Ufficio per lo sviluppo del turismo e la gestione degli interventi-Servizio IV Assistenza alla domanda turistica e Vigilanza, via della Ferratella in Laterano 51, 00184 Roma. Dovete allegare copia di un documento d'identità, contratto di viaggio, copia del versamento all'agenzia di viaggio, qualsiasi altra documentazione utile (per esempio l'email in cui si segnalava il fallimento della società). Il Fondo è alimentato annualmente col 2% dell'ammontare del premio delle polizze di assicurazione obbligatoria che i tour operator devono stipulare per la responsabilità civile nei confronti del consumatore.
Se il luogo prescelto per la vacanza non è come l'immaginavate o se riscontrate disservizi o problemi rispetto a quanto avete acquistato, dovete segnalarlo subito al personale della struttura o all'agenzia di viaggi. Tenete le ricevute di pagamento, email, conferma della prenotazione, vi serviranno per far valere i vostri diritti. Se durante il soggiorno non fosse possibile risolvere la questione, entro 10 giorni dal ritorno a casa, inviate una raccomandata a.r. a chi vi ha venduto il pacchetto, indicando i disservizi subiti e la richiesta di risarcimento. Se non ottenete alcun risultato potete citare in giudizio la controparte davanti al giudice di pace (se esisteranno ancora...) se la causa non supera i 5mila euro.
  

2 commenti:

  1. Per sapersela cavare bisogna avere innanzi tutto avere buon senso e pazienza! Sicuramente la crisi fara' risparmiare ma consiglio a priori di evitare pacchetti viaggio o prenotazioni vacanziere laddove i prezzi sono eccessivamente al ribasso ... le mamme dei furbi e degli stolti sono sempre incinte ;o) Perche' rovinarvi il periodo di ferie correndo dietro ai bagagli o acciaccando gli insetti in qualche ostello? Se il borsello non vi permette un viaggio oltre oceano o da mille e una notte ... e' molto piu' decoroso non allontanarsi molto ma godersi i giorni liberi in santa pace :o)

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  2. @ ZeN: Nonostante i borselli "con l'eco", c'è chi si può ancora permettere un viaggio all'estero (che, ricordo, spesso è più economico di una vacanza in Italia). Non è solo una questione di "tiro al ribasso", gli inconvenienti possono avvenire anche se viaggi in business class. Meglio sapere come districarsi in caso di necessità. ;o)

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