foto: italiancanecorso.it
L'uomo tende sempre a creare nuove razze adatte alla caccia e alla guardia, già prima dell'età classica i Greci avevano il cane lupo, ed esistevano il Segugio egiziano e il Molosso persiano. Parecchie razze sono state elencate da Aristotele, filosofo e zoologo greco, definendole col nome del Paese da cui proveniva. Così abbiamo saputo che esistevano già nel 300 a.C. i cani cirenaici, indiani, egiziani, epiroti, ma non abbiamo notizie della loro morfologia.
A Roma i cani da caccia godevano di molta considerazione, il greco Oppiano ne scrisse un'opera e si dedicò all'allevamento di cani di piccola taglia, per lui più adatti alla caccia della selvaggina di bosco.
Duemila anni fa esisteva già interesse e forse amore per il cane. A Pompei sono famose le targhe delle case con la scritta "cave canem", attenti al cane, erano in genere feroci molossi di grande taglia che di giorno stavano legati alla catena e di notte erano liberati per poter fare la guardia alla proprietà. Mentre fra i ricchi era di moda possedere in casa o in giandino anche animali feroci, i poveri potevano permettersi solo un'oca.
Già all'epoca il cane era utilizzato anche in guerra. I Romani li usavano sia per i collegamenti che per gli attacchi. Per l'attacco e la difesa usavano i Molossi che portavano collari di ferro irti di lame. I cani da collegamento portavano dentro un piccolo tubo di rame i messaggi del comando. Glielo facevano ingoiare. Quando arrivava alla destinazione...
Quando cadde l'Impero Romano, dopo la calata dei barbari, il cane fu abbandonato a sè stesso e regredì ritornando alla preistoria. Era mal tollerato perchè spesso si riuniva in bande feroci in cerca di cibo. La sua esistenza fu salvata dalla caccia, non solo per i signori, era una questione di sopravvivenza. Andavano a cacciare ricchi e poveri, armati di balestre, lance e lame, ma anche con trappole e reti. Era carestia nera, nel Medioevo. In Inghilterra un buon cane da caccia era valutato al mercato quanto uno schiavo...
Bella questa storia del cagnetten nei secoli :o) Mi appassiona si si si! ... pero' ci rimango male quando capisco che in alcuni periodi ... insomma eh mica erano tanto amati :o( Spezzo una lancia in favore del povero che avrebbe voluto un cane e invece doveva accontentarsi di un oca ... :o( Povero piccino :o( In questo contesto bisogna riconoscere (purtroppo) che la caccia ha salvaguardato i nostri amici pelosi, accontentiamo di pensare che a volte era dettata dalla fame!
RispondiElimina@ ZeN: Fra tutte le razze odierne esistenti, il gruppo più numeroso è quello dei cani da caccia, seguono i cani da guardia, da gregge e, ultimi, quelli da compagnia. Spesso definiti tutt'oggi (specie in campagna) cani "inutili". L'uomo da sempre ha cercato di servirsi delle cose e delle altre specie per aiutarlo nei lavori più disparati. La caccia, all'epoca, era necessaria per il sostentamento della famiglia, per questo molte razze sono sopravvissute. ;o)
RispondiEliminadomanda: non ho capito quando i romani facevano ingoiare il tubo al cane poi si aspettava che lo stesso lo espellesse all'arrivo oppure si apriva la povera bestiola direttamente ???
RispondiEliminasai, durante il tragitto uno può fare anche i suoi bisogni, avrebbero dovuto controllarlo in continuazione.mah
@ Laraz: La seconda che hai scritto... :o(
RispondiEliminaNon avevano il tempo di aspettare che uscisse il tubicino da solo. :o(