Pittore e incisore francese (1868-1940) che partecipò alla costituzione del gruppo del nabis e, nelle sue opere, espresse un'interpretazione originale e una sensibilità cromatica propria dell'impressionismo.
Vuillard adottò la tecnica del pointillisme e, attraverso lo studio delle stampe giapponesi, arrivò a raffinate semplificazioni formali, specie nelle composizioni di interni. Nelle successive esperienze di pittura murale giunse a cromatismi più intensi. Esiti superbi ebbe nel campo grafico portando la litografia a valori di autonomia espressiva.
mi ha dato l'impressione di vedere 2 artisti diversi con due tecniche di pittura differenti ma che dirti, che mi piace- che prediligo quei quadri che mi riportano a certi ambienti passati ma ricchi più di ora di fascino. e lui ci riesce.
RispondiEliminagrazie, non lo conoscevo.
Bravo :o) ... fa' immaginare gli interni delle case dell'epoca piene di ghirigori colorosi!
RispondiElimina@ Laraz: I pittori si evolvono, con le frequentazioni, i viaggi, i libri, conoscono altri modi di "fare arte" senza perdere la loro personalissima identità individuale. Che non è di tutti, ma solamente degli artisti veri (ovvero: esclusi gli "schiacciaragni") :o)
RispondiElimina@ ZeN: Ricorda molto gli impressionisti ma, rispetto a loro, che lavoravano più che altro sui paesaggi, Vuillard ha rappresentato anche la "vita di casa". Lo trovo molto interessante. :o)
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