Se continua così ci cavano anche le mutande!

Foto: educando.it

A parte la rapida decandenza dell'immenso patrimonio artistico e architettonico nonchè archeologico del nostro Paese a causa dell'incuria e dell'ignoranza generale, un grosso colpo alla nostra Storia lo danno i trafugatori di tesori.

Solo il 10% del patrimonio archeologico italiano è riconosciuto e censito, quello dimenticato rischia di essere distrutto da scavi agricoli e industriali oppure di cadere in mano dei tombaroli. Negli ultimi vent'anni si stima che siano stati trafugati dal nostro Paese circa 500mila reperti e opere d'arte.

La maggior parte va ai collezionisti e ai musei americani. Dall'Italia i reperti arrivano in Svizzera o in Germania, vengono ripuliti e restaurati per non sembrare rubati e poi acquistati da mercanti inglesi e americani. Ben il 95% del giro d'affari è frutto di saccheggi recenti: 10miliardi di dollari l'anno.

L'Italia è uno dei Paesi più saccheggiati proprio perchè in un qualunque campo può esserci un tesoro.

Sono secoli che penso che uno dei modi per risollevare l'Italia sia quello di vendere i nostri tesori. Possiamo benissimo tenerci i più importanti e vendere i "doppioni" e le opere minori. Avremmo comunque un patrimonio ineguagliabile e immenso che attirerebbe il turismo mondiale, potremmo tutelare meglio quello che rimane, valorizzandolo. Saremmo in grado di sorvegliarlo e tutelarlo, nonchè di mantenerlo intatto nel tempo. Se poi riuscissimo  anche a dare servizi di eccellenza ai turisti non avremmo per niente bisogno delle grandi industrie. La grande industria l'abbiamo già: la nostra Storia, la nostra Arte, il Paesaggio.