Acropoli di Atene
(Da: agisoftware.it)
Dal greco "propylaion", da "prò", avanti+"pyle", porta.
Ingresso monumentale di edifici sacri (santuari e templi) e pubblici (piazze e palazzi). I propilei sono costituiti per lo più di due porticati separati da un muro, ma possono avere anche forme particolari, a corridoio o con un solo portico. Sono largamente presenti nell'architettura greca arcaica (santuari di Egina, Sunio, Calauria), classica ed ellenistica (propilei del bouleuterion di Mileto). Risalgono al 437-432 a.C. gli splendidi propilei dell'Acropoli di Atene dell'architetto Mnesicle, cui si ispirarono molte costruzioni posteriori (grandi propilei di Eleusi, palestra di Epidauro). L'ingresso del tempio di Giove Eliopolitano di Baalbek dell'età di Settimio Severo (due torri che delimitano 12 colonne corinzie sulla sommità di una grandiosa scalinata) costituisce l'interpretazione più complessa di questo tipo di costruzione. Nell'architettura neoclassica si trovano imitazioni degli antichi propilei.
martedì 26 aprile 2011
Propilèo
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forse sono nata nel secolo sbagliato adoro i granzi spazi, i portici le colonne e gli archi (specialmente il sesto acuto) ....... sara' grave?
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Gli archi a sesto acuto non sono tanto dell'epoca greca, ma usati soprattutto nel periodo gotico. Non è grave, è che, molti anni fa, c'era una cultura del "bello" e dell'ornamentale. Che si è persa per il "pratico" e l' "indispensabile".
RispondiEliminalo so' che il sesto acuto non e' greco ...... ma difatti ... sarei piu' orientata verso il medio evo
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Anche un pò più in là...
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