lunedì 28 agosto 2023

Le Arti di Firenze

 

Stemma dell'Arte dei Calzolai
foto da wikipedia.org


Stemma dell'Arte dei Fabbri,
dei Maniscalchi,
dei Coltellinai e degli Spadai


Stemma dell'Arte dei Maestri di Pietra e Legname
(edilizia e carpenteria)


Tagliapietre

A Firenze ci furono anche dei mestieri che non divennero mai Arte indipendente ma dovettero associarsi a quelle già esistenti come nel caso dei Pittori che si iscrivevano all'Arte dei Medici e Speziali.


Stemma col Leone di San Marco dell'Arte dei Rigattieri,
Lanaioli e Sarti


Lavorazione dei pannilini


Stemma dell'Arte dei Vinattieri
(produzione e vendita all'ingrosso e al dettaglio di vino)

Nel Trecento gli esponenti delle Arti Maggiori si avvicinarono a quelli dell'antica aristocrazia di cui tentavano di imitare lo stile di vita ottenendone uguali privilegi. Uno dei cardini su cui si reggeva il sistema corporativo era il rapporto tra maestro e allievo che aveva un periodo di formazione svolto in base a un contratto secondo le norme di ciascuna corporazione, il periodo di apprendistato divenne sempre più lungo, in teoria gli apprendisti dovevano prestare il loro servizio gratuitamente in cambio dell'insegnamento ricevuto dal maestro per poter essere in grado di aprire un'attività in proprio una volta terminato il praticantato.


Stemma dell'Arte degli Albergatori


Stemma dell'Arte degli Oliandoli e Pizzicagnoli
(commercianti al dettaglio di olio, formaggi, insaccati, ecc)


Stemma dell'Arte dei Corazzai e Spadai
(lavorazione del ferro per uso militare)


Stemma dell'Arte dei Fornai
(XV secolo)


Stemma dell'Arte dei Legnaioli

Dopo la scoperta delle Americhe le nuove rotte commerciali misero in crisi il sistema corporativo che si avviò verso un lento declino. Con l'assedio di Carlo V nel 1530 le Arti finanziarono il costo della guerra che prosciugò letteralmente le loro casse inoltre nel 1534 il duca Alessandro de' Medici ridusse i loro statuti a semplici associazioni di mestiere senza più alcuna rilevanza sul piano politico. Nel 1770 il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo soppresse quasi tutte le Arti.


2 commenti:

  1. Molto interessante questo spaccato di antico mondo fiorentino fatto di persone che esercitavano 'un' Arte' e che avevano avuto la consapevolezza di associarsi in corpororazioni con tanto di statuti e di stemmi. Questo unirsi e fare forza, oltre che trasformare in un'unica identita', quindi in un'unica voce, tutte le persone che erano accumunate dal medesimo tipo di lavoro, servi' a dar vita a delle regole interne ben precise, come ad esempio quella che stabiliva la durata dei vari apprendistati, ma anche ad acquistare forza quando bisognava risolvere dei problemi comuni, legati per esempio ai mercati o all'amministrazione comunale fiorentina. Tali corporazioni, finanziate dagli stessi associati, presero sempre piu' potere, ma con l'andar del tempo commisero lo sbaglio di voler intercedere anche in questioni politiche. Questo sconfinamento di interessi costo' loro un forte ridimensionamento fino a un vero e proprio scioglimento forzoso. E cosi', in un sol colpo, la Firenze di quei tempi spense sia quella potente ma invadente voce politica che tutta quella bellissima e ordinata struttura economico-sociale che l'aveva fatta fiorire. Gli ormai inutili stemmi continuano comunque a raccontare la storia di molte genti che, con orgoglio e maestria, spendevano la propria vita nei laboratori e nelle botteghe.

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Vediamo molto bene anche oggi quanto l'economia domini la politica, l'economia è la vera responsabile dell'attuale situazione mondiale, è lei che comanda, che favorisce le guerre, che determina le società, che decide addirittura la crescita o il fallimento degli Stati del mondo e la vita dei popoli insieme anche (ma in minor parte) alla religione. A Firenze le Arti, diventate potenti e quindi incluse nella gestione della politica, hanno avuto molti privilegi (se li son presi, per precisione) ma quando si son ritenute così potenti e capaci di intervenire in una guerra hanno sbattuto il grugno contro la realtà. Impoverite, man mano sono state dissolte. Rimane la grandissima tradizione artigiana e artistica che le Arti hanno organizzato felicemente sia per le loro tasche sia dando grande prestigio internazionale a Firenze. Gli stemmi campeggiano ancora anche sulla centralissima chiesa di Orsanmichele per ricordare ai Fiorentini l'origine del loro antico fasto. :o)

    RispondiElimina