giovedì 21 novembre 2019

Nobiltà romana, gli Orsini 2

Palazzo Orsini di Gravina, Napoli
foto da wikipedia.org


Attualmente la principale linea superstite della famiglia è quella di Gravina (Bari), il capostipite fu Francesco che sposò una ricca ereditiera pugliese che gli portò in dote la contea di Gravina e molti benefici, in seconde nozze sposò Ilaria Stellato che gli portò in dote il feudo di Ceppaloni (Benevento).
Pier Francesco divenne papa Benedetto XIII, rinunciò alla successione e legittimò il proprio ramo familiare a succedere agli Orsini di Bracciano estintosi a Roma nel XVII secolo. Grazie alla sua elezione l'importanza della famiglia crebbe e i componenti della linea di Gravina si trasferirono a Roma. Nel 1816 gli Orsini perdono il feudo di Gravina, con la perdita di tutti i feudi il titolo della famiglia tornerà ad essere solo principi di Roma e del Sacro Romano Impero, trasmissibile per via maschile. Oggi l'ultimo discendente è Manfredi Romano Probo Orsini. Il ramo di Solofra oggi è rappresentato da Don Domenico Napoleone Orsini (1948).
Palazzo Orsini di Gravina a Napoli, in via Monteoliveto, è un esempio di architettura rinascimentale di derivazione toscana e romana del XVI secolo, sede centrale della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi "Federico II", costruito da Ferdinando Orsini per opera dell'architetto Gabriele d'Agnolo.
Del 1742 alcuni restauri, affreschi e abbellimenti. Nel XIX secolo il palazzo fu radicalmente trasformato dal conte Giulio Cesare Ricciardi, criticato dagli intellettuali dell'epoca per l'apertura di botteghe in facciata, i balconi e l'innalzamento del secondo piano. Fu poi ricostruito nel 1848 dopo un incendio con una definitiva alterazione delle planimetrie, nel 1936 fu eliminato il secondo piano. Poco rimane della struttura cinquecentesca.



 Paolo Giovanni Orsini (1541-85) duca di Bracciano



 Presunto ritratto di Clarice Orsini de' Medici (1453-88)
di Domenico Ghirlandaio



 Palazzo Orsini di Licenza


Licenza (Roma)


Palazzo Orsini o Palazzo Baronale di Licenza risale al XIII secolo, conserva affreschi del XVII secolo del pittore Vincenzo Manenti. Oggi ospita il Museo Civico Oraziano.






Palazzo Orsini a Milano si trova in via Borgonuovo, risale al XVII secolo. Gli Orsini vi s'insediarono nel 1662 completando l'edificazione con criteri di sfarzo e lusso. Passò poi ai principi Pio di origine spagnola che sistemarono la facciata alla metà dell'Ottocento. Gli interni sono stati ultimati alla fine del Settecento. oggi è sede della Giorgio Armani SpA.





Palazzo Orsini di Pitigliano (Grosseto) sorse come antico convento nell'XI-XII secolo. Acquistato dagli Aldobrandeschi, fu trasformato in rocca nel Duecento e divenne la loro residenza. Nel 1293 la contea passò agli Orsini che vi rimasero fino al 1608, ristrutturarono la rocca ad opera di Antonio da Sangallo che la fortificò ulteriormente e le diede un'impronta di eleganza introducendo elementi stilistici rinascimentali. Altri interventi furono effettuati da Baldassarre Peruzzi. Il complesso è costituito da un cassero, due torri e un torrione con strutture murarie prevalentemente rivestite di intonaco e alcuni tratti in conci di tufo.
Ospita il Museo Diocesano d'Arte Sacra e il Museo Archeologico.
 

2 commenti:

  1. Gli Orsini ... : casato longevo e incuculato in ogni dove! :o) Vedo che ancora c'e' qualche discendente che porta avanti questo cognome e leggo che e' quello di Gravina, anche se non sappiamo dove effettivamente siano visto che al tempo questo ramo si era trasferito a Roma ;o) E' indubbiamente interessante leggere tutti i giochi di potere, non solo i loro, e di come facessero carte false per ottenere il piu' possibile! Papa Benedetto XIII riusci' persino a legittimare altri successori; quindi, potere, ricchezza e blasone erano le tre caratteristiche che dovevano obbligatoriamente andare a braccetto. Eheheh la paura di perdere tutto doveva essere grandissima ma anche il riuscir a sopravvivere in questo mare di pescecani, quali erano tutti i personaggi della maggior parte dei casati. Al primo passo falso c'era sempre qualcun'altro, con un'altro stemma, pronto a ciapare tutto. Mi ha fatto piacere vedere il loro Palazzo di Licenza perche' non solo non sapevo che ne avessero uno la', ma addirittura ignoravo completamente l'esistenza di questo borghettino! Eppure lo conosceva anche Orazio, Beata Ignoranzissima! :o( Il Palazzo di Milano ha una facciata particolarissima, ci hanno messo le mani gli spagnoli e si vede, perche' e' uno stile simil-rinascimentale ravvivato ;o) Il Palazzo di Pitigliano, se dovesse descriverlo una persona di mia conoscenza, direbbe che e' 'Villa Triste' ahahah. Sotto questa classificazione ci incucula tutti quegli edifici che sono la somma di ampliamenti e aggiustamenti spesso forzati e fuori logica, ovvero mancanti di un vero progetto iniziale. Difatti e' il risultato delle innumerevoli manipolazioni, partite addirittura dagli Aldobrandeschi e proseguite con gli Orsini, di un antico convento. C'e' da dire in suo favore che gli interni sono formati da degli ambientini niente male ed e' bello che oggi sia la sede di un museo :o)

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  2. @ ZeN: Mi piace Licenza, è un borghettino antic sopraelevato niente male. :o)
    Il palazzo di Gravina non mi piace proprio, è stato cambiato continuamente e non si ha nessuna idea dell'originale.
    Palazzo Orsini di Pitigliano pare un agglomerato di varie fabbriche, mi ricorda i casali dei contadini di una volta che aggiungevano una stanza ogni volta che cresceva la famiglia, ma gli interni e il museo sono belli sì. :o)

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