sabato 11 gennaio 2025

Villa d'Este, Città Metropolitana di Roma Capitale

 









APPARTAMENTO NOBILE:


Stanza della Nobiltà


Sala di Noè


Sala della Gloria





Grotta di Diana
completamente decorata con mosaici,
stucchi, bassorilievi e decorazioni a smalto,
alle pareti scene a soggetto mitologico





Fontana di Venere

Villa d'Este (XVI secolo, rinascimentale, Patrimonio Unesco) si trova a Tivoli, voluta dal cardinale Ippolito d'Este figlio di Alfonso I d'Este duca di Ferrara e di Lucrezia Borgia. Anticamente sito di una villa romana, Ippolito trasformò il convento che vi sorgeva (assegnatogli come residenza da papa Giulio III come governatore a vita di Tivoli) in una villa gemella del grandioso palazzo che stava già costruendo a Roma a Monte Giordano. I lavori furono affidati all'architetto Pirro Ligorio con un grande numero di artisti e artigiani, la sua costruzione fu complessa, si dovettero acquistare due terreni da ben due chiese e convogliare le acque dell'Aniene in nuovi cunicoli che provenivano dalle cascate, inoltre il permesso di utilizzare il rivestimento di travertino della tomba di Cecilia Metella gli fu revocato (non prima che fosse asportato tutto il rivestimento della fascia inferiore del monumento, come oggi si presenta). La solenne inaugurazione della villa avvenne nel 1572 con la visita di papa Gregorio XIII ma Ippolito morì solo 3 mesi dopo.  I primi proprietari furono tre cardinali d'Este successivamente la villa passò agli Asburgo e fu lasciata deperire disperdendo le collezioni antiquarie, il cardinale Gustav Adolf Hohenlohe-Schillingsfurst a metà Ottocento la ripristinò. L'ultimo proprietario fu l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este erede dell'Impero austro-ungarico. 


Salone della Fontana


Fontana della Rometta,
un belvedere con un insieme di vasche e zampilli
e una grande vasca al centro


Fontana di Proserpina,
ideata come sala da pranzo all'aperto


I tre grandi bacini delle Peschiere


Fontana dell'Ovato
(1567)
con le acque del fiume Aniene,
detta "Regina delle fontane"


Fontana dell'Organo Idraulico
(1568-1611)
con un meccanismo ad acqua
che faceva sì che si udissero dei motivi d'organo


Fontana della Civetta
(1596)
con mirevoli meccanismi idraulici per stupire gli ospiti


Cento Fontane,
con 100 zampilli

Nel 1918 la villa passò allo Stato italiano che la restaurò e aprì al pubblico. Particolarmente interessanti sono gli interni decorati e dipinti da molti artisti. Numerosissime le fontane del parco, oltre a quelle in foto altre sono quella del Bicchiere, d'Europa, del Pegaso, dei Draghi, di Nettuno (1927, restauro della precedente cascata del Bernini), di Arianna, delle Mete, della Natura, dell'Abbondanza e della Rotonda dei Cipressi.


2 commenti:

  1. Tivoli ha due grandi gioielli: Villa Adriana e Villa d'Este, romana la prima e, (se mi e' concesso il termine), 'papalina' la seconda. La storia cittadina vanta quindi di antiche e importanti presenze che gli hanno lasciato dei monumenti di tutto rispetto. Se non si riesce bene a comprendere il grande potere che avevano i Papi sui loro territori, basta fare un giro a Villa D'este. Il cardinale Ippolito D'Este, discendente di una blasonata famiglia, quando decise di costruirsi la Villa, sicuramente era nelle grazie dell'allora Papa. Il suo grado religioso, il proprio cognome e quello stare protetto sotto una gran bella aluccia, gli permisero di rieditare un vecchio convento, acquistare terreni e incanalare un fiume ... cosi', giusto per iniziare, poi c'e' tutto il lavoro eseguito da Pirro Ligorio, da pittori e scultori coadiuvati da fior fiore di maestranze. Tutto era concesso e permesso, persino prendersi parti di altri monumenti ... ma qua per fortuna venne fermato, anche se non restitui' cio' che era stato gia' tolto. Dopo tutto questo trambusto, Ippolito se la gode' pochissimo, ma in qualche modo, oltre che far felici i successivi possessori, ha lasciato un monumento degno veramente di una visita. Gli appartamenti sono bellissimi e la mia stanza preferita e' quella della Gloria, pero' cio' che attira maggiormente i visitatori sono i giardini con le sue innumerevoli e bellissime fontane. Alcune sono magnifiche, altre un po' meno, ma e' la grande presenza dell'acqua che incanta. Cio' che rende tutto magico e' il suo rumoreggiare, lo scorrere continuo, i suoi getti a rocchi o a zampilli, ma anche se semplicemente si presenta cheta nei grandi vasconi!

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: I giardini di Villa d'Este sono forse più "capibili" degli affreschi dei suoi interni, sono comunque estremamente scenografici e passeggiare in un popò di parco monumentale come questo è una rara esperienza, da questo progetto si vede molto bene quanto le fontane siano essenziali per interrompere la monotomia del verde, per progettare vedute o "solo" per far da scenografia a una sala da pranzo all'aperto. La pendenza enfatizza tutto l'insieme, le terrazze che ospitano le installazioni sono state create per esaltarne la bellezza e il panorama è stupendo. Villa d'Este è una meta irrinunciabile in una visita fuori Roma, insieme naturalmente a Villa Adriana. :o)

    RispondiElimina