venerdì 1 novembre 2024

Crazy Horse Memorial, Stati Uniti

 





Il Crazy Horse Memorial si trova nella Contea di Custer nel Dakota del Sud, il monumento è alto 172 mt e lungo 155, iniziato nel 1948, un'opera colossale a confronto con le teste dei 4 presidenti degli Stati Uniti sul Monte Rushmore, alte "appena" 18 metri. Memorial di Cavallo Pazzo, è ancora in costruzione in un terreno sacro privato nelle Black Hills, raffigura il guerriero Oglala Lakota Crazy Horse a cavallo che indica la sua terra tribale. Commissionato da Henry Standing Bear, un anziano Lakota, è ben lungi dall'essere completato, si ipotizza entro il 2037. Sono previsti anche un museo, un centro culturale, un campus dell'Università del Dakota del Sud e una residenza universitaria. Crazy Horse, tra i membri tribali nativi più noti e iconici, era un capo guerriero nativo americano degli Oglala Lakota che combattè contro le invasioni degli Stati Uniti nel territorio del suo popolo, si arrese nel 1877 e fu ucciso da una guardia militare forse mentre resisteva alla prigionia a Camp Robinson nel Nebraska. La costruzione del monumento è finanziata da influenti americani interessati al benessere degli Indiani d'America, è un'iniziativa senza scopo di lucro che non accetta finanziamenti federali o statali, si finanzia con le tariffe dei suoi centri visitatori, le entrate dei suoi negozi di souvenir e i contributi dei privati. L'opera è stata iniziata dallo scultore polacco-americano Korczac Ziolkowski, quando morì fu continuata dalla vedova Ruth, nel 1998 parteciparono anche 7 dei suoi 10 figli, quando Ruth a sua volta morì prese il suo posto nel 2014 la figlia Monique, scultrice, e 3 dei suoi fratelli con 3 nipoti. Il memorial è molto contestato da alcuni Lakota tradizionali, Crazy Horse non volle mai essere fotografato e fu sepolto dove non sarebbe stato mai ritrovato quindi la sua famiglia si oppone perchè la cultura lakota impone il consenso dei familiari per una tale decisione che non è stata ottenuta. Nelle Black Hills, montagne sacre, si trovano i cimiteri della tribù. Uno stregone Lakota disse che l'idea stessa di trasformare una bella montagna selvaggia in una statua è un inquinamento del paesaggio, contro lo spirito di Cavallo Pazzo, inoltre c'è chi afferma che il memoriale sia diventato non un tributo a Crazy Horse ma alla famiglia Ziolkowski che pare sia diventata milionaria. E non è nemmeno Lakota.


2 commenti:

  1. Ecco, questo e' un bel post che da' da pensare perche' a quanto pare la questione e' abbastanza controversa. Da un lato c'e' quindi l'opera, che dev'esser valutata per dimensioni e bellezza, dall'altro una famiglia che, a quanto pare, vive di questo, ma ci sono anche le volonta' degli eredi di Cavallo Pazzo e di una buona fetta di Lakota. Ognuno ha la sua visione di come onorare il ricordo di questo grande Capo Native ma le visioni non collimano affatto. L'opera di per se' e' ancora inconpiuta ma se in futuro tutto andra' liscio, ovvero non ci saranno problematiche di staticita' o di qualche inaspettata vena non lavorabile della montagna, indubbiamente il risultato sara' impattante ma anche molto bello. La famiglia Ziolkowski, che da sempre e' foraggiata da sostanziose donazioni private che la fanno vivere splendidamente, non e' Lakota, ma forse questo conta veramente poco rispetto al fatto che la montagna e' nella loro proprieta' e quindi un giorno l'opera sara' privata, probabilmente anche accompagnata da un memoriale o da un museo ... e tutto questo contro le volonta' dei Lakota e dei discenti di Cavallo Pazzo che assistono impotenti ad un qualcosa che ritengono molto offensivo. Il fatto non aver voluto coinvolgere i veri diretti interessati e nel mantenere costantemente 'tutto in famiglia', effettivamente puzza molto di business piu' che di un omaggio vero e proprio al grande personaggio. Sapere tutto questo toglie prestigio alla statua e forse rende quella famiglia anche un po' antipatica ... ecco mo' l'ho detto!

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  2. @ ZeN: La famiglia che da generazioni si occupa della costruzione del Memorial avrà certamente, in origine, firmato un contratto con l'anziano Lakota Standing Bear, bisogna vedere quali sono stati gli accordi e se non c'è un diritto all' "eredità" del mandato può anche essere che ogni volta defunga il membro responsabile del lavoro sia regolarmente accettata la sua successione. Altro problemino è vedere quanto si intascano a ogni lascito ... ci dovrebbero essere controlli e limiti di spesa ... non lo sappiamo, abbiamo solo testimonianze dei contrari all'opera che affermano si siano enormemente arricchiti a spese dei Lakota. Poi c'è il diniego alla costruzione dei discendenti di Crazy Horse, che non è poco. Mi sa tanto di business, puro business, forse all'inizio non era così ma oggi pare sia assodato ... :o/
    Ecco come un'opera possa sgretolare completamente il suo significato venduto alla fame di denaro. Niente di buono per i Lakota ... :o(
    E' un lavoro in costruzione, se ne vedono tratti spuntare dalla roccia, per quanto riguarda la sua bellezza dobbiamo aspettare sia conclusa, certo la famiglia Ziolkowski non ha fretta ... O.o'


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