Il Teatro Anatomico di Padova fu voluto dall'anatomista, chirurgo e fisiologo Girolamo Fabrici d'Acquapendente o Girolamo Fabrici nel 1594 e smise di funzionare nel 1872, è perfettamente conservato, il più antico teatro anatomico al mondo. Si trova al Palazzo del Bo dell'Università degli Studi di Padova, il tavolo di dissezione è circondato da sei giri di palchi in noce intarsiato, al suo ingresso c'è un'iscrizione in latino: "Dove la morte è lieta di soccorrere la vita". Fu realizzato seguendo lo stile rinascimentale, è a forma di cono rovesciato con pianta ellittica disposto in sei scaglioni muniti di una ringhiera di legno. I cadaveri selezionati per le lezioni erano esclusivamente di condannati a morte. I posti del teatro erano suddivisi così: in basso il professore con i suoi aiutanti (massari), i rettori della città, dello Studio e qualche nobile, dietro di loro i lettori dell'Università e i membri del Collegio medico della città, nel primo giro stavano i consiglieri delle nazioni mentre gli studenti (escluse le matricole) stavano sugli altri cerchi. Per rendere l'atmosfera meno cupa era frequente accompagnare la lezione con musiche dal vivo.
Vedendo una struttura del genere, il primo mio pensiero e' stato quello di ricordare Leonardo da Vinci, i suoi studi e le sue scoperte sul corpo umano. Per la sua passione di eseguire autopsie era mal visto e criticato ma, a solo una settantina d'anni dalla sua morte, questa pratica divento' d'uso comune. Immagino che i testi di medicina dell'epoca fossero sorpassati e imprecisi, come ovvio senza foto, forse corredati di qualche illustrazione. Assistere ad un'autopsia era quindi un qualcosa di molto importante poiche' era considerata come un'esperienza unica per approfondire le proprie conoscenze e per migliorarsi. Il Teatro Anatomico di Padova e' effettivamente strutturato come un teatro, con il suo palco in cui va' in scena il sezionamento e i suoi 'loggioni' con i vari posti piu' o meno privilegiati. Sicuramente chi stava al sesto giro di palco, credo che vedesse veramente pochino ma il gia' il fatto di poter essere presente, era da considerarsi come una fortuna, un'esperienza unica che altri non avrebbero mai fatto. Dimenticando per un attimo a cosa servisse, devo ammettere che il progettista ha fatto veramente un'ottimo lavoro poiche' dava la possibilita' a molti di vedere lo svolgersi dell'autopsia, in maniera totalmente composta e soprattutto senza farsi ombra l'un l'altro. Nonostante siano passati secoli, questa struttura in legno e' ancora molto bella, semplice ma adattissima al suo scopo. Questo Teatro non va' visto come un luogo di 'macelleria umana' ma come laboratorio studentesco e di ricerca ...e forse solo cosi' perde quella sua aria un po' tetra. Un grande plauso a Girolamo Fabrici per questa sua grande innovazione. Credo sia molto interessante da visitare se si viaggia per Padova, si'!
RispondiElimina@ ZeN: Oddio, una cosa è Leonardo, un'altra i medici che, tramite la dissezione, insegnavano agli studenti com'era fatto il corpo umano allo scopo di diventare bravi chirurghi e medici. Mi auspico che gli studenti, per poter ben vedere, siano stati attrezzati con binocoli altrimenti credo vedessero ben poco nel particolare ... ricordiamo che siamo in un'Università, l'unica istituzione legittimata a eseguire queste pratiche allo scopo di migliorare le condizioni di alcuni malati. Il Teatro Anatomico, pur con tutti i suoi limiti, fu un'innovazione epocale, in "orizzontale" non sarebbe stato possibile tanto pubblico e, nel compesso, è una specie di "Inferno dantesco con in fondo Lucifero" molto ben costruito, persino decorativo. :o)
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