La Città sotterranea di Derinkuyu si trova in Cappadocia a 1.300 mt sul mare ed è Patrimonio Unesco. La gente dell'Anatolia scavò città sotterranee per viverci con le famiglie, gli animali domestici e le vettovaglie necessarie alla sopravvivenza, la prima costruzione risale all'VIII-VII secolo a.C., ampliatasi poi in età bizantina e successivamente. Probabilmente la città era chiusa da grandi porte di pietra, Derinkuyu è la più grande città sotterranea della Turchia, il complesso ha 11 livelli, è connessa ad altre città sotterranee attraverso chilometri di tunnel e poteva ospitare 3-5.000 persone. C'erano un certo numero di locali per il deposito degli alimenti, cucine, luoghi di culto, stalle, stanze per la preparazione del vino e dell'olio e camini di ventilazione.
In linea di massima, scavare, e' molto piu' facile che edificare ... ma quando ci si trova alla presenza di citta' sotterranee come Derinkuyu, bisogna togliersi tanto di cappello perche' non si parla piu' di semplici grotte munite di corridoi ma di un complesso reticolato sotterraneo molto ampio e altrettanto profondo! Vedendo lo spaccato della citta', i suoi 11 livelli, gli infiniti ambienti ma anche i pozzi di ventilazione e le cisterne d'acqua, la prima cosa che piu' vagamente gli somiglia, ed anche la prima che mi e' venuta in mente, e' quella di essere alla presenza di un'enorme complesso minerario. Immagino che la Derinkuyu che vediamo oggi, sia il frutto di secoli di scavi, in cui ogni volta si e' proceduto, oltre ad ampliarla, a scendere sempre piu' in basso. Il popolo che ha creato tutto questo, considerando che parliamo di periodi molto antecedenti all'anno 0, sicuramente era in possesso di straordinarie doti ingegneristiche dato che, in questo tipo di scavazioni, creare danni statici con i conseguenti crolli a effetto domino, cosi' come il ritrovarsi definitivamente seppelliti la' sotto, e' veramente questione di attimi. Come gia' anticipato, i primi creatori e abitanti di questa meravigliosa citta', oltre aver creato i propri ambienti per vivere, i corridoi di collegamento, le stalle per gli animali, i condotti per l'areazione e le cisterne per l'acqua, avevano anche progettato arcaici sistemi difensivi come le enormi pietre rotonde, che facendole agilmente roteare, potevano in poco tempo 'chiudere' i passaggi come delle vere e proprie porte cittadine. Addirittura si erano protetti contro i possibili avvelenamenti di massa se ai nemici fosse venuto in mente di 'inquinare' la loro riserva d'acqua ... e lo fecero scavando piu' cisterne, a piu' livelli, assolutamente non comunicanti tra loro. Effettivamente non si sa' chi abbia creato Derinkuyu, anche se qualche studioso pensa siano stati gli Ittiti, l'unica certezza e' pero quella che tanti altri genti in seguito la utilizzarono per vivere o come rifugio contro gli invasori o le persecuzioni religiose. Spettacolare, si'!
RispondiElimina@ ZeN: Non dimentichiamo una vita al buio! Salite e scale infinite per risalire in superficie dall'undicesimo piano sottostante! Mi immagino le torce che illuminavano solo brevissimi tratti del percorso e poi tutte le stanze delle abitazioni in perenne crepuscolo ... e quando uscivano fuori non avevano nemmeno gli occhiali da sole antiabbaglio! :D Tant'è che pur di non essere falcidiati quello era l'unico modo di sopravvivere ... O.o'
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