venerdì 7 giugno 2024

1- Carte da gioco italiane: Bergamasche, Bolognesi, Bresciane, Genovesi, Milanesi (Lombarde)

 

 Verde: semi nord-italiani,
azzurro: semi tedeschi,
giallo: semi francesi,
arancione: semi spagnoli
foto da wikipedia.org

C'è una grande varietà stilistica nel disegno delle carte da gioco in Italia, dipende soprattutto dall'area geografica. In alcune regioni sono diffuse le carte a semi italiani o spagnoli (bastoni o mazze, coppe, denari od ori e spade, con le figure fante o donna, cavallo e re), in altre sono diffuse le carte con semi francesi (cuori, fiori, quadri e picche con le figure fante, donna e re), le carte da gioco appaiono in Italia nella seconda metà del XIV secolo a Firenze (1377).






Le carte bergamasche sono in stile italiano.



Le carte bolognesi (Primiera bolognese) sono in stile italiano, piuttosto strette, del Cinquecento, con quelle trevisane sono le più lunghe d'Italia. Si chiamano così per distinguerle dal Tarocco bolognese (Tarocchino).






Le carte bresciane sono in stile italiano, esiste solo il mazzo da 52 carte per poter giocare a "cicera bigia", un gioco tipico della provincia di Brescia. Sono le carte più piccole d'Italia e numerose hanno dei soprannomi: il fante di coppe è chiamato "fant cagni" o "fant gop", il 2 di spade è la "felepa sensa pei" o "figa de fer", il 2 di denari "le bale dell'orso" e il 2 di bastoni "figa de legn".






Le carte genovesi sono a semi francesi, il loro stile è simile a quello francese tradizionale (stile Parigi) e ancor più a quello belga. Il mazzo ha 40 carte ma anche 36 o 52.






Le carte milanesi (Lombarde) sono a seme francese, il fante di fiori ha sul petto il biscione visconteo simbolo di Milano.


2 commenti:

  1. Entrare nel mondo delle carte da gioco italiane e' come entrare in un grebano fatto di stili, di colori e di semi perche', non facendoci mancare nulla come al solito, ogni territorio ha le sue ;o) Ho giust'appunto detto 'territorio' e non regione dato che la loro diffusione e uso copre delle variabili porzioni d'Italia che non sempre le ricalcano perfettamente. In totale i mazzi di carte sono 16, ognuno chiamato con un nome di citta' o regione. A parte le varie dimensioni e la grafica che li contraddistingue, la piu' grande divisione che si puo' fare e' in base ai semi, che possono essere francesi (cuori, fiori, quadri, picche) o in alternativa italiani o spagnoli (bastoni, spade, coppe, denari). Salvo rari casi i mazzi sono tutti da 40 carte, 10 per seme, in cui i valori 8, 9 e 10 sono rappresentati da personaggi umani e non da oggetti. Tali personaggi, chiamati 'figure', a loro volta possono essere rappresentati per intero (dalla testa ai piedi) o riproducendo a specchio due uguali busti contrapposti. Per il resto serve molto pratica e farsi entrare nell'occhio le varie carte in modo da poterle riconoscere al volo, senza quindi senza ogni volta contare i vari semi rappresentati in forma numerica o contraddistinguere i vari personaggi, e poi si puo' giocare con qualsiasi mazzo si abbia! Certo non e' facilissimo ma, soprattutto per chi ha questa passione, tale problema non e' insormontabile ;o) Le carte italiane, a prescindere da quali siano, si contraddisinguono tutte per la loro bellezza grafica, tanto da meritare proprio di esser osservate una ad una!

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  2. @ ZeN: Inizia un breve (e incompleto) escursus sulle carte da gioco usate in Italia per farsi una pallida idea delle varietà in uso nella nostra Penisola, non mi intendo di carte ma mi piace la grafica. :D
    Di questo post preferisco quelle milanesi (riferito alle figure), ma sono molto più decorate le carte spagnole e italiane, anche quelle numerate. :o)


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