Iglesias (25.000 abitanti) si trova nell'Iglesiente, durante la dominazione aragonese e spagnola fu una delle città regie della Sardegna. A fine Duecento il territorio fu assegnato alla famiglia pisana dei Della Gherardesca che per incentivare lo sfruttamento delle ricche miniere argentifere formarono la città di Villa di Chiesa ristrutturando e ampliando gli insediamenti preesistenti e favorendo l'afflusso di nuovi abitanti. I Della Gherardesca del conte Ugolino vi costruirono un castello, le mura, palazzi, un ospedale e un acquedotto e finanziarono la costruzione di diverse chiese (Santa Chiara, la cattedrale del 1284-XVI secolo romanica e gotica, Nostra Signora di Valverde del XIII secolo con rifacimenti del XVI). Al tempo della dominazione di Pisa Villa di Chiesa divenne una delle città più importanti e popolose della Sardegna grazie all'estrazione del piombo e dell'argento, la città era popolata in maggioranza da Sardi e Pisani ma anche da Corsi e Tedeschi. Nel 1324 fu conquistata dagli Spagnoli Aragonesi, nonostante questo la città rimase inconfondibilmente pisana nelle leggi, nei costumi, nel commercio e nella lingua parlata e scritta. Con la dominazione aragonese si diffuse l'uso del catalano e poi del castigliano, da qui deriva l'attuale nome di "Iglesias" (Chiese), passò quindi ai Savoia. Il centro storico ha luoghi ben conservati come i tratti della cinta muraria pisana, edifici di tipo spagnolo, chiese gotiche e romaniche.
Iglesias e' ubicata in uno di quei punti che era considerato estrattivamente importantissimo. Credo che proprio per questa sua caratteristica, nel corso del tempo, ha vissuto enormi gioie ma anche infinite tristezze poiche', quello del minatore, e' uno dei piu' pericolosi e insani mestieri umani. Luogo da sempre ambito un po' da tutti, ha visto sul suo territorio tanti passaggi di popoli, attirati proprio dalle sue ricchezze sotterranee. In tutta questa storia fatta di Pisani, Aragonesi e dalla manina pesante del Regno d'Italia, che tanto hanno fatto per la citta' rendendola prima fortificata e poi impreziosita da belle Chiese, non posso comunque non pensare ai sudori e alla tribolazioni dei minatori locali e di tutti quelli arrivati, da fuori, ma solo per miseria. Le vicende degli iglesienti sono invece molto piu' facili da raccontare visto che passano da periodi in cui qualcosina portavano a casa, nell'epoca delle grandi estrazioni, a che non portavano a casa piu' niente, dopo la chiusura di tutte le miniere. Dico questo perche' nella narrazione storica non vengono mai citate famiglie nobiliari sarde o famiglie che si siano particolarmente arricchite con le estrazioni. Iglesias e' una citta' molto bella e ricca di architetture variegate che cacalcano sia stili architettonici antichi che archeo-industriali. Nell'ultimo cinquantennio credo sia stata in cerca di una nuova identita' perche', il venire meno di tutto l'indotto minerario, tanto ha pesato sulla locale economia. Dopo i vari tralasci, migrazioni e spopolamenti, quel generale senso di appartenenza e di amore per i propri luoghi, e' stato la base per dar vita ad un nuova economia turistica. Iglesias e' ben tenuta e molto accogliente, offre ai suoi visitatori bellezze architettoniche, balneari, naturali e piu' punti in cui immergersi in quel passato minerario. Bellissime le sue Chiese e le porzioni di mura ma anche Porto Flavia e i tanti musei. Sicuramente merita una visita e qualche giorno di 'sosta' per gustarsi un po' tutto!
RispondiElimina@ ZeN: Famosa Iglesias, famosa per il suo passato "fulgore" nell'epoca delle estrazioni che ha attirato molte persone alla ricerca disperata di un lavoro, qualunque sia. Al di là della evidente bellezza della cittadina, coi suoi palazzi, castelli e chiese, possiamo tranquillamente dire che sono sorte grazie a queste persone, per spiegarmi, sono loro che li hanno pagati arricchendo i vari "benefattori" della comunità. Nulla è mai "donato" ma tutto dev'essere pagato, basta seguire il "filo" del danaro, da dove proviene. :o)
RispondiEliminaDopo tante vicissitudini oggi Iglesias ha molto da offrire, oggi può sfruttare i luoghi bellissimi in cui sorge e i monumenti che sono stati costruiti coi loro sacrifici con le sue tradizioni e un nuovo futuro. :o)