Il Royal Pavilion si trova a Brighton, di architettura indo-saracena è opera di John Nash. Ex modesta fattoria che il principe Giorgio IV affittava durante le sue visite in città nel 1783, nel 1787 la volle rieditata in villa di stile classico (il Marine Pavilion). Nel 1802 Giorgio IV chiese ai suoi architetti di modificarla secondo lo stile cinese per le decorazioni interne (Banqueting Room, Long Gallery e Music Room), nella Banqueting Room sono anche presenti simboli della Massoneria a cui il principe era legato. Giorgio IV non visitò mai l'Oriente quindi la casa mostrava uno stile eccessivo tipico dell'immaginazione di un occidentale che vedeva l'Oriente tramite i quadri e i disegni dell'epoca. L'esterno venne pesantemente modificato fino ad assumere l'aspetto odierno, ispirato all'architettura indiana Moghul. Fino alla sua incoronazione il principe era solito dedicarsi alla vita mondana e alle feste, questo è il motivo per cui gli arredi e gli ambienti da lui voluti erano in uno stile volto a stupire gli ospiti. Tra il 1815 e il 1822 John Nash aggiunse un'ala alla villa corredata da una volta con centinaia di conchiglie ricoperte d'oro. La regina Vittoria, nipote di Giorgio IV, vendette poi il Pavilion alla città nel 1850 dopo averlo svuotato dei mobili e gli altri oggetti d'arredamento che però furono successivamente restituiti, alcuni sono stati concessi in prestito permanente.
Il Royal Pavilion e' sicuramente un edificio che ha raggiunto il suo scopo, ovvero, quello di incantare gli ospiti di ieri, ma anche di continuare a meravigliare i visitatori di oggi. L'errore che immagino non bisogna mai fare e' quello di vederlo come un'abitazione, una residenza nobiliare stabile, poiche' a questo punto risulterebbe pesantissima e molto kitsch, ma osservarla per quello che era nell'idea di Giorgio IV, ovvero un luogo per trascorrere qualche giorno di vacanza e di divertimento. Difatti, completamente fuori dai classici schemi inglesi, il Royal Pavilion e' una 'porta' che immette in un luogo, lussuosissimo si', ma completamente immaginario, una sorta di Disneyland per facoltosi adulti che, respirando quelle atmosfere, entravano in un mondo magico e irreale al tempo stesso. Eheheh, non so' se sia vero, ma e' quello che mi e' venuto in mente osservando le sue tante sale, le inusuali decorazioni, i colori usati e soprattutto i mondi 'immaginari' da cui sono state tratte le varie ispirazioni. Ammettendo che di fantasia Giorgio IV ne avesse molta, difatti pare che non abbia mai visitato la Cina, da cui sono tratte le ispirazioni per gli interni, ma non so' se sia mai stato in India, da dove invece vengono le idee per gli esterni ... ritengo invece bravissimo John Nash che con maestria e' riscito a rendere reali le 'visioni' del suo committente. Il Royal Pavilion, se si e' in zona, merita appieno una visita!
RispondiElimina@ ZeN: Il Royal Pavillion attuale non ha una data certa di fine lavori, è una di quelle realizzazioni che cambia volto negli anni a seconda dei capricci del committente, il risultato di questi cambi di gusto e di mode è un palazzo a dir poco eclettico, utopico, per niente riflesso sulle vere culture che vorrebbe rappresentare ma molto esaustivo sul gusto del proprietario e soprattutto sul suo profondo desiderio di sconcertare e meravigliare i numerosissimi ospiti. L'esercito di artigiani, muratori e decoratori ha fatto del suo meglio e pure l'architetto designato, tutti a studiarsi i disegni pervenuti in Inghilterra all'epoca di mete lontane ed esotiche mai viste veramente. Giorgio IV qui ha espresso tutta la sua ludicità e creato una specie di piccola Disneyland personale. E' senz'altro un palazzo da visitare anche solo per vedere questo "fenomeno" inserito in un contesto molto British. :D
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