giovedì 7 marzo 2024

Palma di Montechiaro, Agrigento

 




Chiesa di Maria Santissima del Rosario
(1637)
Barocco siciliano





Castello
(1353),
nei dintorni.
Fu realizzato dal nobile Federico III Chiaramonte,
si trova su un costone roccioso a picco sul mare,
passò più volte di mano e poi fu abbandonato al degrado per molto tempo.
E' stato restaurato con interventi inappropriati e discutibili


Monastero delle Benedettine

Palma di Montechiaro (21.000 abitanti) fu fondata nel 1637 da Carlo Tomasi come baronia per legittimare i Tomasi da Lampedusa, famiglia nobiliare emergente ma ancora non radicata nel territorio e nell'aristocrazia siciliana. Palma, già dalla fondazione, fu concepita come luogo fortemente spirituale, una Nuova Gerusalemme, nell'edificazione della città l'aspetto religioso è preponderante con numerose chiese, il monastero e il santuario del Calvario. Le chiese sono tutte conformi ai dettami del Concilio di Trento, ingenti somme furono spese nell'acquisto di reliquie che attraggono i pellegrini,  la società laica era basata sulle confraternite.


2 commenti:

  1. Palma di Montechiaro mi e' sembrata molto interessante sia sotto il profilo architettonico che storico, soprattutto perche' questi due aspetti sono indissolubimente legati tra loro. La storia dei lampedusani Tomasi sembra quasi da film. Ricchissimi ma poco considerati nella seicentesca Sicilia nobile ed elitaria, (forse proprio perche' isolani e quindi 'periferici') non cercano di entrare passin passino in quel ruolo e in quella societa' tanto agognata, magari con qualche matrimonio ben studiato ma, quasi a gamba tesa, si fanno largo costruendo di pacca una nuova citta' sulle coste agrigentine. Senza voler mettere assolutamente in dubbio la devozione e la religiosita' dei primi Tomasi, questo voler elevare la citta' a luogo di indulgenza plenaria, potrebbe apparire come una mossa strategica per dare immediatamente lustro a Palma, rendendola persino superiore a tutte le altre localita' preesistenti. Pero', cio' che avevano effettivamente in mente, noi non lo sappiamo ;o). Bisogna invece ammettere che questa Nobile famiglia non ha badato a spese e ha fondato una citta' meravigliosamente ricca di arte e di architetture. Molto belle le varie Chiese nel tipico barocco siciliano, ma anche magnifica la loro abitazione in cui i soffitti lignei sono delle vere e proprie opere d'arte. Di Palma ho gradito persino l' urbanizzazione, fatta di larghe viali e piazze alberate, che tanto mi ricorda l'antica Spagna. Anche il territorio circostante e' interessante, con un meraviglioso e invitante mare, il Castello Chiaromonte e la Chiesa di Santa Maria della Luce, oggi ridotta a rudere. Mi ha fatto molto piacere sapere che l'economia locale si basa un'eccellente agricoltura e su di un nascente turismo. Sono luoghi che meritano una visita, si'!

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  2. @ ZeN: Palma è la città dei Tomasi progettata a tavolino che esalta la loro religiosità e la loro potenza economica, un monumento a sè stessi e alle loro credenze che ha coivolto molti territori siciliani attirati dall'indulgenza plenaria e dalla presenza di reliquie sacre senza dover arrivare a Roma. Oggi come oggi la definirei un'eccellente operazione di marketing. :D
    Il risultato di tutti questi sforzi è notevole come urbanistica, come architettura e come location privilegiata. Palma è oggi una città di primo piano in Sicilia con grandi chance di crescita turistica e benessere. Tutto merito dei ricchissimi, religiosissimi Tomasi. ;o)


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