lunedì 19 febbraio 2024

Timgad, Algeria

 




foto da wikipedia.org

 
Grandi Terme Sud


Latrine


Teatro Romano


Nettuno


Mosaici





Arco di Traiano
(II-III secolo d.C., alto 12 mt)

Timgad (II-VII secolo, 905,400 mq, 1.000 mt sul livello del mare) è un sito archeologico Patrimonio Unesco, colonia militare romana fondata dall'imperatore Traiano con manodopera militare, le sue notevoli rovine sono un esempio della griglia con cui venivano costruite le città romane. La città venne dissepolta nell'Ottocento dalla sabbia del deserto e venne chiamata "la Pompei africana". In origine fu abitata da veterani dell'esercito romano cui vennero assegnate terre in cambio degli anni di servizio militare prestato. Progettata per 15.000 abitanti, ben presto crebbe al di fuori di ogni controllo e si sviluppò caoticamente senza rispettare la planimetria ortogonale originaria, alla fine del decumano massimo ovest si trova il cosiddetto Arco di Traiano. Tra gli edifici, una basilica, una biblioteca, 4 terme e un teatro da 3.500 posti a sedere utilizzato ancor oggi per rappresentazioni teatrali. Nei primi secoli la città visse una pacifica esistenza, dal III secolo divenne una città cristiana ma nel V fu saccheggiata dai Vandali e iniziò a declinare, fu occupata dal generale bizantino Salomone in seguito a un saccheggio dei Berberi e poi venne abbandonata scomparendo.


2 commenti:

  1. Le rovine di Timgad sono un qualcosa di veramente eccezionale. Ubicata in posizione strategica, in altura e arretrata rispetto alla costa, era da considerarsi come una porta verso la meridionale zona desertica ma anche citta di frontiera perche' da la' iniziava il vero e proprio territorio imperiale. Tra la fondazione e l'abbandono passarono pochi secoli ma in quel lasso di tempo crebbe in maniera esponenziale sia a livello di abitanti che come opere pubbliche, le stesse che ritroviamo in ogni piu' grande insediamento romano. Dimenticata e coperta dalla sabbia per oltre mille anni, si e' perfettamente conservata nelle stesse condizioni di devastazione inflitte dai Berberi, ultimo, ma non unico, popolo che la saccheggio'. Di Timgad tantissimo e' ancora visibile, come le strade, l'urbanizzazione e la maggior parte delle fontamenta dell'abitato. Alcuni monumenti, come l'Arco di Traiano e il Teatro, hanno meglio resistito alle avversita' e oggi, restaurati, si mostrano ancora in tutta la loro bellezza. La sabbia, oltre che preservare, ha anche evitato il classico ruba ruba, spoglia spoglia, difatti sono presenti molti mosaici e porzioni di abbellimenti architettonici come colonne, capitelli e scolpiti. Questo immenso, anche se sbriciolato, patrimonio che e' rimasto proprio la' dov'era, la rende ancor piu' affascinate e ricca. Veramente notevole, si'!

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  2. @ ZeN: Credo che la particolarità di questo sito sia l'estensione dell'impianto urbanistico, tutto insieme, che visivamente fa vedere il modo di fondare le loro città dei Romani. Di tutte le altre architetture non è rimasto niente eccetto l'Arco che troneggia sullo sfacelo dei saccheggi e poi il Teatro con le sue scalinate. Rimangono i mosaici, trasportati nel museo dedicato ai ritrovamenti del sito che fanno solo lontanamente immaginare quanto dev'essere stata bella questa città. :o)

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