lunedì 12 febbraio 2024

"Nonna" U.S. Route 66 (Route 66 o Strada Madre)

 




foto da wikipedia.org





Tratto abbandonato,
Illinois


Ristorante e stazione di servizio a Shamrock,
Texas,
in stile Art Deco (1936)


The Big Texan Steak House ad Amarillo,
Texas
(1960)


Old Conoco Station,
Oklahoma


Route 66 a Six Flags,
Missouri

La Route 66 esiste ancora con il nome di Historic Route 66, dopo numerose discussioni per scegliere il suo numero, il traffico crebbe per le zone che attraversava, per il tracciato quasi sempre pianeggiante (preferito dai mezzi pesanti) e per la migrazione verso ovest. La strada passava dentro molti piccoli paesi e il traffico crescente aiutava a creare piccolissime imprese familiari fra cui stazioni di servizio, ristoranti e riparatori d'auto lungo tutto il percorso. Come tutte le highway anche la 66 aveva il fondo in terra battuta, fu completamente asfaltata solo nel 1938. Alcuni tratti erano molto pericolosi, un tratto in Arizona che attraversava le Black Mountains era così pieno di tornanti e considerato così pericoloso che i viaggiatori, spaventati, spesso ingaggiavano piloti locali esperti del tracciato. Negli anni Cinquanta divenne la strada preferita per chi andava in vacanza a Los Angeles, la Route 66 passava anche attraverso il Painted Desert (Deserto Dipinto) in Arizona e nei pressi del Grand Canyon e il Meteor Craterm, il celebre cratere meteoritico sempre in Arizona, altra attrazione turistica.


2 commenti:

  1. Questo desiderio di voler far rivivere la Route 66 lo interpreto come una ricerca, da parte degli americani, della propria storia. La salvaguardia e la valorizzazione delle proprie radici e' sempre un qualcosa di importante per ogni popolo e questo porta immediatamente a pensare che il tempo ha cambiato il loro modo di pensare. Se partiamo dal presupposto che gli americani sono il risultato della mescolanza di piu' popoli provenienti soprattutto dall'Europa, immagino che al principio, non solo i coloni, ma anche i loro figli e nipoti, questi ultimi soprattutto in base ai racconti delle piu' vecchie generazioni, si sentissero particolarmente attaccati ai loro luoghi d'origine e proprio la' percepivano le loro radici. Con il passare del tempo, le mentalita' sono cambiate, tutti si percepiscono solo e semplicemente come 'americani' e non piu' provenienti da ...'. Ecco quindi che la ricerca della propria identita' si basa su cose, personaggi e oggetti tipici del nuovo mondo. La Route 66 quindi non e' una semplice strada, ma la prima grande strada percorsa in su' e in giu' dai loro avi, percio' anch'essa e' diventata un simbolo, un qualcosa da ricordare. Molti dei datati bar, motel e stazioni di servizio, ormai dismessi, con le loro particolari strutture, spesso fantasiose e molto illuminate, ricordano un mondo fatto di lunghi e interminabili viaggi a bordo di enormi tir o di macchinone, ma anche di liberta' e di un particolare benessere economico. Spero che tutto venga salvaguardato perche' merita veramente!

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  2. @ ZeN: Gli USA non hanno un millenario passato, è uno Stato molto recente, in più non è popolato da poche etnie ma da moltissime, di tutto il mondo, da sempre. Ogni cultura s'è creata una sua nicchia in questo collage di popoli ma il pre-boom economico è molto recente, recentissimo, tanto che le architetture più "antiche" si riferiscono alla cultura spagnola o dei Nativi. Gli Occidentali in massa sono arrivati molto dopo. Così la Route 66, all'inizio sterrata, è stata la "Strada Madre" di tutte le autostrade statunitensi pur non essendo antica. Da lì son passati i nonni, i bisnonni degli attuali abitanti e molti ci costruirono il loro business familiare creando nuovi insediamenti in tutto il percorso. Molti giovani delle varie zone hanno sicuramente a che fare con questa strada anche se non vi risiedono, poi c'è tutto il discorso dei panorami che attraversa (e sono tanti) e la possibilità di immergersi negli anni che furono quando le costruzioni che la affiancavano erano in stile Happy Days o inventate di sana pianta nelle forme più inusuali per attirare l'attenzione delle persone che vi passavano, anche con luci esagerate, colorate e pulsanti e, devo dire, con un certo senso dell'umorismo. Una Disneyland lunga centinaia di chilometri. Gli Americani sono morbosamente attaccati a qualsiasi cosa che rappresenti l'americanalità, qualsiasi, potrebbe essere sfuggita la Route 66? Giammai! E' comunque una bellissima occasione per fare una vacanza alternativa. :o)

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