lunedì 5 febbraio 2024

Gibellina, Trapani

 




Piazza Rivolta,
1973
foto da wikipedia.org


Sistema delle Piazze,
progetto di 5 grandi piazze consecutive
di Franco Purini e Laura Thermes
(1982-90)


Montagna di Sale
di Mimmo Paladino
(1990)


Baglio di Stefano
di Roberto Collovà
(1981)


Stella d'ingresso al Belice
di Pietro Consagna
(1981)


Tracce Antropomorfe
di Nanda Vigo
(1978)


Chiesa Madre
di Ludovico Quaroni
(1972)


Piazza del Comune e Torre Civica


Il Grande Cretto
di Alberto Burri
(1980)

Gibellina (3.700 abitanti) subì il terremoto del Belice nel 1968 che la rase al suolo, oggi al posto delle vie e delle sue case si trova il Grande Cretto di circa 80.000 mq, un'opera di Land Art dell'artista Alberto Burri e una delle opere d'arte contemporanea più estese al mondo. I blocchi che lo compongono sono stati realizzati accumulando e ingabbiando le macerie degli edifici crollati, il Grande Cretto si trova a 11 km da Gibellina Nuova riedificata di sana pianta a cui molti artisti e architetti hanno lasciato le loro opere creando così un'urbanistica unica nel panorama nazionale.


3 commenti:

  1. Gibellina era un piccolo villaggetto di montagna del trapanese che termino' di esistere durante il terremoto del Belice. Dopo ogni grande devastazione generalmente seguono periodi di rinascita ed e' proprio cosi' che sorse Gibellina Nuova, non lontanissima da cio' che rimaneva dell'antico paesino, ormai ridotto ad un unico e irrecuperabile cumulo di distruzione e morte. Le amministrazioni locali del tempo, per evitare che il nuovo abitato si trasformasse in un susseguirsi di brutte e anonime strutture, ebbero l'idea di corredarlo con un particolare arredo urbano fatto di opere d'arte contemporanee edificate dai piu' grandi artisti dell'epoca. Questo grande progetto ambiva quindi a far diventare la nuova citta' uno dei piu' grandi musei all'aperto. Solo Burri lavoro' sull'antico insediamento, difatti con il suo Cretto ne ricalco' quasi fedelmente la pianta, mentre a tutti gli altri venne lasciato campo libero di operare su Gibellina Nuova. Ritardi, tralasci e incuria sono stati pero' i veri protagonisti degli eventi :o( Il Cretto e' stato iniziato nel 1984, per la maggior parte edifcato entro il 1984 ma terminato solo nel 2015. Tutte le altre opere, che appaiono belle e particolari in foto, oggi soffrono di degrado e di grandi tralasci, abbandonate a se' stesse si sono ricoperte di ruggine nelle loro parti metalliche e lesionate nelle porzioni in muratura, insomma sono relativamente brutte e pericolose da visitare. Purtroppo, tra il dire e il fare, c'e' sempre di mezzo il mare :o( Peccato!

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  2. P.s data errata Cretto: per la maggior parte edificato entro il 1989 (non 1984)

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  3. @ ZeN: Quello che salta all'occhio, infatti, è l'incuria che regna a Gibellina Nuova che già ha perso la sua identità col terremoto ma l'ha persa due volte per la scarsissima attenzione alle opere che oggi la caratterizzano ma che oggi fanno apparire questa parte della cittadina un luogo triste a abbandonato invece che di rinascita. Eppure è un caso unico in Italia di "città d'arte moderna". Peccato. :o/

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