foto da wikipedia.org
Cuba,
Oatman,
La Route 66 fu una delle prime autostrade federali statunitensi, fu aperta nel 1926 e collegava in origine Chicago alla spiaggia di Santa Monica attraversando gli stati di Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California con una distanza complessiva di 3755 km. Fu usata per la migrazione verso ovest, specialmente durante il Dust Bowl (che significa "conca di polvere", una serie di tempeste di sabbia che colpirono di Stati Uniti centrali e il Canada tra il 1931 e il 1939 causate da decenni di tecniche agricole inappropriate e dalla mancanza di rotazione delle colture) supportando l'economia delle località da cui passava. Le popolazioni prosperarono per la popolarità della strada, alcune di queste combatterono tenacemente per tenerla in vita dopo la nascita della nuova Interstate Highway System che la rimosse nel 1985.
Pur non essendo americana, provo un certo senso di dispiacere al pensiero dell'avvenuta dismissione della Route 66 perche' rappresenta uno spaccato della loro storia e, il voler cancellare la storia, a prescindere a chi appartenga, non lo reputo mai un fatto positivo. Come proprio un'immensa virgola collegava Chicago a Santa Monica e, nella moltitudine delle sue miglia, permetteva comunque uno spostamento diretto tra il Nord-Est all'Ovest del Paese. E' stata una delle prime grandi autostrade americane, considerata oggi la 'madre' di tutte le altre. Mi immagino gli interminabili viaggi fatti con auto e mezzi non veloci e confortevoli come quelli odierni, le tante speranze di una nuova vita per chi li affrontava lasciandosi alle spalle il passato, le tante soste lungo il tragitto nei molteplici locali appena sorti ... e i meravigliosi paesaggi regalati da una natura che da verde e generosa, diventava arsa e brulla sino a diventare desertica. La nuova rete di grande strade venne pensata seguendo percorsi in linea retta, Nord-Sud, Est-Ovest, a reticolo. In questo nuovo schema geometrico, la sinuosita' della Route 66 venne sicuramente percepito come una stonatura, tant'e' che fu letteralmente tolta dalle carte stradali e abbandonata. Con lei morirono tante attivita' e persero importanza anche le tante cittadine sorte ai suoi margini o da questa attraversate. Negli ultimi decenni c'e' stata la sua 'riscoperta' e una crescente voglia di farla tornare viva, di riscoprire luoghi ormai marginali e di dare voce a tutte quelle persone che grazie alla Route 66 riuscirono a migliorare la propria esistenza.
RispondiElimina@ ZeN: Ho "conosciuto" la Route 66 vedendo un cartone animato che si svolge proprio dopo la dismissione della strada, si vedevano cittadine fantasma ed esercizi commerciali abbandonati ma anche gente che, ostinatamente, non voleva lasciare la strada che aveva permesso il business familiare che per decenni li aveva sostenuti. Alle volte si pensa che un cartone animato sia solo uno svago e non insegni nulla ... ;o)
RispondiEliminaPer quanto la Route 66 non abbia nessuna connessione con simili situazioni in Italia (eccetto qualche tratto abbandonato) ho voluto approfondire la storia di questa strada, la fantasia e le strutture nate sui suoi margini, ma soprattutto l' "americanità" delle sue offerte ai viaggiatori. Noi la definiremmo "pittoresca", e infatti lo è! Questo è il primo di tre post che fanno vedere com'è oggi e com'era ieri, diventata strada storica, oggi alcuni tratti son stati restaurati, altri persi e altri ancora in via di rinascita visto l'interesse che ancora suscita nelle nuove generazioni. :o)