martedì 19 dicembre 2023

Amenofi III il Magnifico

 


Amenofi III il Magnifico è il nome ellenizzato di Amenhotep III, nome completo Nebmaatra Amenofi (Tebe 1400/1390 - Malkata 1350 circa a.C.), faraone della XVIII dinastia. Successe al padre Thutmose IV, il suo regno fu un periodo di prosperità e splendore artistico senza precedenti, con Amenofi III l'Egitto raggiunse l'apogeo del potere, della ricchezza, della raffinatezza artistica e del prestigio internazionale sebbene la fama del sovrano non si basi su alcuna impresa militare importante. Il suo regno è considerato un periodo di pace fra i più sereni e fecondi della storia egizia. Suo figlio alla sua morte regnò come Amenofi IV per poi mutare il proprio nome in Akhenaton dopo sei anni di regno. Amenofi III era figlio della regina Mutemula che doveva essere una concubina o una sposa secondaria che ottenne i suoi prestigiosi titoli (Grande sposa reale ecc.) solo quando il figlio salì al potere.


Amenofi III,
British Museum di Londra
foto da wikipedia.org


Thutmose IV,
Museum of Egyptian Art,
Monaco


Mutemuia,
facsimile di Amenofi III e la madre


Per rafforzare la sua natura divina Amenofi III fece raffigurare il rapporto sessuale tra una divinità e un mortale: la propria madre con il dio supremo Amon che aveva assunto l'aspetto del marito Thutmose IV. Dalla Grande sposa reale Tiy il faraone ebbe almeno sei figli tra i quali Akhenaton, inoltre è stata attribuita con certezza ad Amenofi IV la paternità della mummia identificata come The Younger Lady, figlia di Tiy, sorella di Akhenaton e madre di Tutankhamon. Si ipotizza che Amenofi avesse 7 anni quando fu incoronato, nel secondo anno di regno venne combinato il suo matrimonio con Tiy che non era di sangue reale ma figlia di un nobile funzionario con alte cariche militari. Il farone intrattenne relazioni pacifiche con varie potenze straniere attraverso diversi matrimoni interdinastici, l'intensa attività diplomatica del faraone si riflette nella sua corrispondenza con i sovrani di Assiria, di Mitanni (regno a nord della Mesopotamia), di Babilonia e degli Ittiti. Amenofi III rifiutò di concedere al re babilonese una delle principesse reali probabilmente motivato dalla pratica egizia tradizionale secondo cui chi avesse sposato una figlia del faraone sarebbe stato legittimato nella successione al trono d'Egitto, ma potrebbe essere anche una strategia per affermare la superiorità dell'Egitto sui regni e i principati asiatici.


Tiy,
Museo di Berlino


Amenofi III,
Museo di Berlino


Akhenaton,
Museo Egizio del Cairo


Mummia di The Younger Lady


Amenofi fu un grande costruttore, il suo regno si arricchì così di meravigliosi monumenti. Negli ultimi anni il faraone si ammalò di artrite e divenne obeso, inoltre soffriva di dolorosi ascessi ai denti. Lasciò un Egitto al culmine del potere e dell'influenza, molto rispettato all'estero, ma fu dipendente dal clero tebano di Amon nella politica e nella religione.


Amenofi III


Amenofi III e Tiy,
Museo Egizio del Cairo


Gioiello con Amenofi III accucciato


Tomba K22


Fu seppellito nella tomba K22 nella Valle dei Re, la sua mummia fu però ritrovata nella tomba di Amenofi II trasportata dai sacerdoti della XX dinastia per preservarla dai saccheggi. Morì a 50 anni di setticemia causata dai gravi problemi dentali, la mummia fu gravemente danneggiata in epoca antica, malamente restaurata dai sacerdoti della XXI dinastia con fra le bende ossa di uccelli oltre all'alluce, al radio e all'ulna di una persona sconosciuta. Oggi si trova al Nuovo Museo Nazionale della Civiltà Egiziana.


2 commenti:

  1. Amenolfi III viene ricordato come un grande faraone tanto da meritarsi l'appellativo 'il Magnifico'. Pur essendo stato incoronato da fanciullo, il suo regno non duro' tantissimo, una quarantina d'anni, durante i quali pero' diede sempre il meglio di se' stesso per mantenere l'Egitto fuori da ogni guerra. Un cosi' lungo periodo di pace permise il fiorire delle arti, dei commerci e dei mestieri, quindi di un diffuso benessere economico. Viene inoltre collocato tra i 'costruttori', tra coloro che hanno lasciato grandi opere ma, a mio avviso, la sua piu' grande opera e' stata proprio quella di rendere prospero e sereno il suo popolo. Come ogni grande faraone che si rispetti, al suo fianco e' sempre presente una grande e abile Regina; in questo caso il suo nome era Tiy, donna non di estrazione reale ma comunque ricca e colta, che ottimamente ricopri' il suo ruolo. Non tutti i faraoni nascono da regine o da capaci regnanti e, il consueto primo passo, e' sempre quello di idealizzare, enfatizzare e divinizzare le proprie radici. Tutto cio' aumentava il loro prestigio dato che non erano semplici uomini, ma figli del divino, quindi divinita' in terra loro stessi. Amenolfi III apri' anche le porte al culto del Sole, senza pero' stravolgere piu' di tanto i piu' antichi equilibri religiosi. Con la sua morte fini' anche un'era dato che prima suo figlio Akhenaton e poi suo nipote Tutankhamon, fecero ripiombare l'Egitto nel caos.

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  2. @ ZeN: Beh... Tutankhamon ha vissuto poco ma Akhenatos è stato uno tsunami nell'Antico Egitto buttando all'aria quasi tutte le credenze religiose radicate da centinaia di anni e non solo, ha declassato gli innumerevoli potenti sacerdoti di altri dei togliendo loro tutti i privilegi e, come se non bastasse, ha trasformato una religione politeista in monoteista. C'era da aspettarsi che, per riportare l'ordine, Tutankhamon abbia ripristinato gli antichi dei e abbia lasciato la città del padre. Amenofi invece ha puntato tutto sulla crescita e sulla pace nel suo regno favorendo rapporti sereni con quelli confinanti. E' uno dei più grandi faraoni d'Egitto! :o)

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