lunedì 13 novembre 2023

Un detto fiorentino dice ...

 


"Meglio un morto in casa che un Pisano all'uscio", il più famoso dei detti fiorentini. La Toscana è una regione di campanilismi e degli eterni conflitti, i Fiorentini detestano i Pisani, ma anche fra Pisa e Livorno c'è un "odio" antico. Questa tradizione risale al Medioevo quando Pisa, Repubblica Marinara, fu sconfitta dai Genovesi nel 1284, poi il suo porto nel Cinquecento si interrò così Livorno divenne il porto principale e iniziò la contesa.


Firenze nel 1572
foto da wikipedia.org

Pure Dante in un canto dell'Inferno si scaglia contro Pisa in quanto ghibellina e Firenze guelfa, la rivalità proseguì oltre l'epoca di Dante, il motivo dell'astio deriva dalla perdita di importanza di Pisa che iniziò una lotta per l'egemonia che durò secoli.


Firenze trionfa su Pisa
(1575-80) del Giambologna.
Museo del Bargello

Il famoso detto pare abbia origine nel Medioevo, a Lucca, in quanto la Lucchesia era continuamente saccheggiata dalla Repubblica di Pisa. Un'altra versione deriva dal fatto che i Pisani furono esattori delle tasse di Firenze e quando bussavano alla porta dei Lucchesi li svuotavano dai loro averi.


Pisa attaccata dalle truppe fiorentine
(XVI secolo)
di Giorgio Vasari e aiuti

I Lucchesi sono famosi per essere parsimoniosi ("Un ebreo genovese non fa un Lucchese"), ecco perchè i Pisani erano molto sgraditi. Ma ci sono molti altri detti fra cui l'altrettanto noto "Brozzi, Peretola e Campi, Dio li fece e buttò via gli stampi" in uso a Firenze e negli altri Comuni limitrofi, ma anche "Sesto, Peretola e Campi...".


2 commenti:

  1. Adoro i detti popolari perche' sono praticamente concentrati di storia, sunti ristretti di probabili accadimenti! Da noi piu' che rivalita' tra citta' esistevano 'maldicenze regionali' (praticamente a senso unico) e le Marche erano nel mirino. Diciamo che i suoi abitanti erano visti come i fiorentini vedevano i pisani, ma anche come un po' tutti i toscani vedevano i Lucchesi, quindi ... sia esattori che tirchissimi! Al vostro: meglio un morto in casa che un pisano all'uscio, corrisponde in nostro: meglio un morto in casa che un 'marchiciano' fuori dalla porta. Tutto nasce sempre dall'antica usanza di bussare di porta in porta per riscuotere i dazi ma, invece dei pisani, i romani erano vessati dai marchigiani. Puo' apparire strano ma in fondo non lo e' dato che la storia racconta che Papa Sisto V (marchigiano) scelse, come esattori, solo suoi conterranei perche' ritenuti piu' fidati. Dal riscuotere tanto e dal nulla spendere, il passo e' breve per farsi anche la nomea di avari. Da noi altri campanilismi che scendevano nei particolari, come per voi quelli con Brozzi, Sesto, Peretola e Campi, non esistevano proprio ... ma esisteva un campanilismo assoluto verso tutti: i romani son romani, ovvero cittadini, e tutti gli altri son 'burini', alias bifolchi, contadini e arretrati, a prescindere dalla provenienza dei malcapitati :oD

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  2. @ ZeN: Beh, I Veneziani si ritengono anche loro gli unici cittadini del Veneto, ma un motivo c'è: è vero. :D
    Le altre città son più piccole, tutte hanno grandi tradizioni ma non vivono "il mondo" come Venezia che se l'è andato a cercare fino in Oriente, abituata ad aver a che fare da centinaia d'anni con i popoli più vari per poter mercanteggiare a destra e a manca. In Toscana il campanilismo sarcastico e a volte pesante è una "tradizione" radicata, vedo in testa naturalmente Firenze, che "ce l'ha" con tutti, ma anche Siena non scherza, e poi via via (per i più svariati motivi) tutte le altre province. A parte le innumerevoli vicende che hanno dato via ai detti popolari credo che per noi l'appartenenza sia basilare (come per i Romani) e la sottilineiamo ogni volta che possiamo. :D

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