giovedì 17 agosto 2023

Le Arti di Firenze

 

Armi delle Arti Fiorentine maggiori e minori
(XVIII secolo)
foto da wikipedia.org


Tribunale di Mercanzia,
Piazza Signoria


Palazzo dell'Arte della Lana
(Calimala)


Stemma dell'Arte della Lana
(di Della Robbia)


Bottega della Lana

Le Arti di Firenze iniziarono a costituirsi come corporazioni delle Arti e dei Mestieri tra il XII e il XIII secolo, erano associazioni laiche nate per la difesa e il perseguimento di scopi comuni, alle corporazioni va attribuita la buona parte del merito per lo straordinario sviluppo economico che permise a Firenze di diventare una delle più ricche e potenti città del Medioevo europeo.


Bottega della Seta


Stemma dell'Arte della Seta
(di Luca della Robbia)


Notaio redige un inventario


Stemma dei Mercatanti
(mercanti)


Tettoia dei Pisani
(scomparsa, in Piazza Signoria)
sede dell'Arte del Cambio


Stemma dell'Arte del Cambio

Le Arti erano divise in Arti Maggiori e Arti Minori in base alla rilevanza economica e al prestigio del loro operare. Le Arti Maggiori riguardavano le attività imprenditoriali che importavano le materie prime ed esportavano il prodotto lavorato finito, le attività bancarie e le arti come la Medicina o la Giurisprudenza. Le Arti Minori invece erano legate ad attività manuali e ai prodotti di consumo e al commercio dei generi alimentari.


Arte dei Medici e degli Speziali


Bottega del Candelaio


Stemma dell'Arte dei Medici e degli Speziali
che comprende anche
i Pittori, i Merciai, i Ceraioli e i Cartolai


Stemma dell'Arte dei Vaiai e dei Pellicciai
 (importazione e lavorazione di pellicce e pellame,
il vaio è un pelliccia araldica)


Arte dei Beccai
(comprende i macellai, i pesciaioli, i gestori di osterie e taverne),
stemma


Macellaio


Pescivendolo

L'ingresso alle corporazioni era regolato da precise condizioni: essere figli legittimi di un membro della stessa Arte, dare prova della propria abilità artigiana e pagare una tassa, i membri erano divisi in Maestri, apprendisti e garzoni. Le Arti proteggevano i propri membri dalla concorrenza delle altre città e garantivano la qualità del lavoro con un'attenta opera di supervisione sulle diverse botteghe, nel Quattrocento istituirono il corpo delle Guardie di città che reprimevano le frodi e organizzavano fiere e mercati, oltre che proteggere le vie la notte.


2 commenti:

  1. I fiorentini sono stati veramente lungimiranti nell'organizzare e disciplinare le proprie Arti e Mestieri. La bravura e la capacita' di svolgere un impeccabile lavoro da parte di ogni singola persona o di ogni rinomata ditta, possono effettivamente annullarsi se nello stesso contesto alcuni imbrogliano, fanno concorrenza sleale o se addirittura non permettono agli altri di esercitare la propria attivita'. A Firenze lo avevano ben capito e l'associarsi in corporazioni diede loro il potere sia di far sentire la propria voce verso l'Amministrazione Comunale che riuscire a garantire prodotti e servizi d'eccellenza alla clientela, salvaguardando quindi entrambi gli interessi. Credo che sarebbe molto riduttivo equiparare le varie corporazioni a semplici 'sindacati' poiche' queste associazioni si occupavano un po' di tutto. L'importanza e il radicamento di questo modo di fare era cosi' sentito che vennero coivolti anche fior fiore di artisti per creare e produrre stemmi o per decorare gli ambienti di qualche corporazione. Altrettanti artisti, a loro volta, si ispirarono proprio ai commercianti, agli artigiani e ai professionisti locali inserendoli, come singoli personaggi o in scene complete, nelle loro opere. Questa serie di opere d'arte la ritengo preziosissima perche' oltre il valore del pezzo stesso contiene un originale spaccato di vita della Firenze che fu'! Ho trovato molto originale il fatto che spesso erano riuniti sotto la stessa corporazione anche mestieri e professioni molto diversi tra loro. Sicuramente seguivano un loro proprio filo logico che, ai nostri tempi, indubbiamente risulta 'strano' o comunque di difficile comprensione. Personalmente adoro quest'aspetto dell'antica vita fiorentina e ho sbavato nel vedere il Palazzo dell'Arte della Lana ... antico, bellissimo e anche un po' castellifero!

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  2. @ ZeN: Tutte le città hanno una storia, una storia parallela a quella studiata sui libri scolastici, basata sull'organizzazione dell'economia cittadina, su leggi e norme specifiche di quel luogo, su modi di dire, di fare e di pensare comuni alla sua gente. Il bello dei tempi passati era che gli "Stati" in Italia erano tanti e tutti "battevano" le loro personali leggi e costumi. A Firenze la "specializzazione" della sua economia dell'epoca passava per numerose corporazioni, una specie di "industria" ben oliata che portava avanti attività molto autocontrollate e supportate da questo sistema che si accertava che tutto quello che usciva dalla città fosse al top. Gli "infiltrati" in corporazioni più grandi un pò avevano a che fare con loro, per esempio i pittori usavano colori prodotti dagli speziali perchè all'epoca erano colori naturali. D'altronde immagino che se non potevano accedere ai servizi di queste associazioni non avrebbero potuto sopravvivere ... ;o)

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