venerdì 11 agosto 2023

Il Tevere

 




foto da wikipedia.org

Il fiume Tevere (lungo 405 km, nasce dal Monte Fumaiolo a 1.268 mt sul mare nell'Appennino Tosco-Romagnolo e sfocia nel Mar Tirreno) anticamente era chiamato Albula poi Thybris e infine Tiberis, è il principale fiume dell'Italia Centrale e peninsulare, bagna 4 regioni (Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio), 7 province (Forlì-Cesena, Arezzo, Perugia, Terni, Viterbo, Rieti e Roma) e 84 Comuni.


Lago di Corbara
(Terni, profondità 51 mt, 10,5 kmq),
negli anni Cinquanta fu realizzata una diga per generare energia elettrica
per le acciaierie di Terni le cui acque alimentano due bacini artificiali:
il Lago di Corbara e il successivo, piccolo, Lago di Alviano (Terni),
500 ettari di ambiente umido che ospitano un'oasi del WWF

.
Città di Castello
(Perugia) Alta Valle del Tevere


Umbertide
(Perugia)


Il Tevere a Pieve Santo Stefano
(Arezzo)


Sansepolcro
(Arezzo)

Arrivato a Orte riceve le acque del Nera-Velino, nel Comune di Civita Castellana riceve le acque del fiume Treja. Famoso è il "fiasco" che si può ammirare dai terrazzi alluvionali di Ponzano Romano. Dopo la costruzione della diga Enel si è formato il Lago di Nazzano, area umida tutelata.


Orte
(Viterbo)


Civita Castellana
(Viterbo)


Ponzano Romano
(Roma)


Castello di Nazzano Romano
(Roma)


Lago artificiale di Nazzano
(Roma), riserva naturale


Capena
(Roma)


Ponte Sant'Angelo
(Roma)


Ostia
(Roma) foce del Tevere e Isola Sacra

Lento il Tevere attraversa Roma ricevendo l'Aniene che ne incrementa la portata, dopo altri 30 km sfocia a Ostia in un delta di soli 2 bracci: uno naturale (Fiumara Grande) e uno artificiale (Canale di Traiano) che delimitano l'Isola Sacra e Fiumicino. Le principali località attraversate sono i Comuni di Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Città di Castello, Umbertide, Orte e Roma.


2 commenti:

  1. Il Tevere nasce dal Monte Fumaiolo, che in linea d'aria e' a una settantina di chilometri da Cattolica, ma Madre Natura ha deciso di non fargli fare il percorso piu' breve e di sfociare nell'Adriatico, ma quello piu' lungo, scendendo molto a sud per poi terminare nel Tirreno. Nel suo viaggio attraversa diverse Regioni e molti Comuni ma la sua vera celebrazione l'ha avuta solo a Roma. Durante la sua corsa e' alimentato da piu' fiumi e fiumiciattoli ma quello che veramente gli dona piu' portata e piu' brio e' l'Aniene, nei pressi di Tivoli, a due passi dalla Capitale. L'Aniene gli regala gioia e dolori perche' se da un lato lo vivacizza, dall'altro lo penalizza quando diventa troppo turbolento. Difatti, oltre che avere molte sorgenti sotterranee che lo alimentano costantemente, durante alcuni periodi spesso e' in piena e immette nel Tevere un flusso d'acqua troppo abbondante che crea problemi nel suo tratto dentro Roma. Come consuetudine si dice che sfocia a Fiumicino e non a Ostia sebbene queste localita' si trovano una su di un lato e una su di un altro e il fiume stesso funge da confine tra di loro. Il braccio artificiale del Tevere, il Canale di Traiano, ha reso una porzione di Fiumicino, Isola Sacra, un'isola vera e propria. Il Tevere e' tanto amato ma e' altrettantro abbandonato a se' stesso e, come ricordato nel video, avrebbe proprio bisogno di tanti interventi risolutori e di un'unico Ente che lo faccia tornare a splendere.

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  2. @ ZeN: Ci vorrebbero gli antichi "magistrati delle Acque" romani che si occupavano esclusivamente del Tevere e che dovevano rispondere del loro operato. I Romani mettevano a capo di ogni realtà (fiumi, strade, ecc) una compagine di persone incaricate di occuparsi solo di esse. Sapevano che i "tuttologi" non servivano a nulla ... oggi nessuno è competente nello specifico e tutti si affidano ad "esperti" pagati a peso d'oro per occuparsi delle bisogna, spesso incompetenti come loro ... ecco perchè nulla è ben fatto e molto spesso mai finito. Il Tevere sarebbe un'ulteriore attrattiva per i Romani e i turisti (come a Parigi per esempio) ma tantè che a Parigi si godono la Senna e a Roma non c'è verso di godersi il Tevere anche se "imbustato" nei muraglioni ma che comunque è anche oggi una grande risorsa se gestito bene. Dove c'è abbandono regna il caos e l'incuria. Per il resto nel suo lungo corso ha dato vita a molti laghi e zone protette naturali. Lì brilla. Speriamo torni a brillare anche in Roma. :o)

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