Veramente straodinarie le vie d'acqua veneziane e bellissime le due viste oggi: Rio de le Beccarie e de San Aponal. Come gia' detto in precedenza, a Venezia, le zone calpestabili con quelle navigabili hanno dei percorsi completamente diversi, quindi, per una conoscenza piu' approfondita della citta', si deve quasi obbligatoriamente 'scendere in laguna'. Come ben si nota guadando foto e video di Rio de le Becarie e di Rio de San Aponal, ma la regola e' uguale per tutti gli altri rii, e'possibile a volte vedere dei vialetti che li costeggiano per poi sparire lasciando spazio solo alle mura delle case, come se si non si avessero piu' approdi. Molto affascinante e' anche osservare, sempre in navigazione, alcuni ponti e ponticelli che, a colpo d'occhio, appaiono privati poiche' vanno da un'abitazione all'altra ... e invece no, perche' fungono da collegamento tra due sotoporteghi ;o) Non essendo una grandissima fan di tutto cio' che galleggia, personalmente mi mette ansia veder passare le barche tra le mura delle abitazioni quando proprio non c'e' neanche un marciapiedino ... e da li' arrivar a pensare 'se cadono in laguna si devono attaccare come geki alle pareti o con le unghie far presa su qualche mattoncino' e' veramente un attimo :o( Spettacolare la prima foto con lo scorcio di un loggiato antico e con le scale che degradano in acqua!
@ ZeN: Percorrere i rii interni, quelli affiancati da case normali, condomini, ponticelli, scalinatelle, sotoporteghi per niente artistici ma necessari e indispensabili per potersi muovere ovunque, illustra la vita degli abitanti "normali" di Venezia. Per quanto spopolata ancora ci son posti dove la vita continua in mezzo a facciate un pò sgarrupate, portoncini colorati e gerani alle finestre. Per capire Venezia (ma anche tutte le città d'arte) bisogna conoscerla nel complesso, sapere cosa c'è dietro, nascosto, ai meravigliosi palazzi e chiese, dietro all'opulenza. Il cuore vero della "venezianità". :o)
Veramente straodinarie le vie d'acqua veneziane e bellissime le due viste oggi: Rio de le Beccarie e de San Aponal. Come gia' detto in precedenza, a Venezia, le zone calpestabili con quelle navigabili hanno dei percorsi completamente diversi, quindi, per una conoscenza piu' approfondita della citta', si deve quasi obbligatoriamente 'scendere in laguna'. Come ben si nota guadando foto e video di Rio de le Becarie e di Rio de San Aponal, ma la regola e' uguale per tutti gli altri rii, e'possibile a volte vedere dei vialetti che li costeggiano per poi sparire lasciando spazio solo alle mura delle case, come se si non si avessero piu' approdi. Molto affascinante e' anche osservare, sempre in navigazione, alcuni ponti e ponticelli che, a colpo d'occhio, appaiono privati poiche' vanno da un'abitazione all'altra ... e invece no, perche' fungono da collegamento tra due sotoporteghi ;o) Non essendo una grandissima fan di tutto cio' che galleggia, personalmente mi mette ansia veder passare le barche tra le mura delle abitazioni quando proprio non c'e' neanche un marciapiedino ... e da li' arrivar a pensare 'se cadono in laguna si devono attaccare come geki alle pareti o con le unghie far presa su qualche mattoncino' e' veramente un attimo :o( Spettacolare la prima foto con lo scorcio di un loggiato antico e con le scale che degradano in acqua!
RispondiElimina@ ZeN: Percorrere i rii interni, quelli affiancati da case normali, condomini, ponticelli, scalinatelle, sotoporteghi per niente artistici ma necessari e indispensabili per potersi muovere ovunque, illustra la vita degli abitanti "normali" di Venezia. Per quanto spopolata ancora ci son posti dove la vita continua in mezzo a facciate un pò sgarrupate, portoncini colorati e gerani alle finestre. Per capire Venezia (ma anche tutte le città d'arte) bisogna conoscerla nel complesso, sapere cosa c'è dietro, nascosto, ai meravigliosi palazzi e chiese, dietro all'opulenza. Il cuore vero della "venezianità". :o)
RispondiElimina