sabato 15 luglio 2023

Palude di Okefenokee (Stati Uniti)

 




foto da wikipedia.org














Centro visitatori Stephen C.
Foster State Park


Foster State Park,
cipressi


Alligatore


Ibis


Orso nero della Florida


Grande airone blu

La Palude di Okefenokee è un sistema di paludi poco profonde di torba di 1.600 kmq fra lo stato della Georgia e la Florida, in gran parte protetta. E' la più grande palude di torba di "acque nere" dell'America del Nord. Ci vivono molte specie di uccelli marini come l'airone, l'ibis e le gru, la palude è famosa per i suoi numerosi alligatori americani e per il raro orso nero della Florida (Ursus americanus floridanus).


2 commenti:

  1. In un certo senso fa' anche piacere vedere che non tutta l'America e' stata conquistata, difatti ci sono alcune zone, come le Paludi di Okefenokee, che hanno vinto la loro battaglia contro 'i visi pallidi' meglio degli stessi Native. Tutto questo dovrebbe essere visto come una grande lezione di vita perche' non e' l'uomo al centro dell'universo, signore e padrone di ogni cosa, ma lo e' solo Madre Natura che, quando decide di non essere accogliente con il genere umano, non lo e' nel vero senso della parola! Queste paludi sono anche un museo a cielo aperto di carcasse metalliche di di antichi mezzi che dovevano servire per prosciugare e urbanizzare il territorio, cosi' come sono presenti resti di piccoli villaggetti ove hanno, per poco, vissuto i lavoratori e qualche pioniere ... testimonianze tangibili del fallimento umano. Oggi Okefenokee, sebbene non sia stato completamente esplorato, e' un parco protetto e visitabile, dimora stabile di un'enorme quantita' e varieta' di piante e animali.

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  2. @ ZeN: Ecco altre grandi paludi statunitensi, queste sono di torba ma gli animali che ci vivono sono tantissimi, in testa gli alligatori, immancabili in questi territori. Verrebbe da pensare che siano luoghi idilliaci ma la realtà è molto diversa. Per esempio io non ci andrei in giro in canoa ... :o/
    Queste realtà naturali sono scrigni preziosissimi da conservare con attenzione e rispetto, luoghi unici dove la natura abita quasi indisturbata. Spero riescano a evitare intrusioni "aliene" estranee all'equilibrio della zona portate dall'uomo e che non c'entrano nulla con la flora e la fauna originale. O.O'

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