in verde scuro
foto da wikipedia.org
(Viterbo)
Patrimonio Unesco
Montalto di Castro
(Viterbo)
(Roma)
(Viterbo)
(Viterbo)
(Viterbo)
(Viterbo)
La Maremma Laziale si estende da occidente di Viterbo all'estremità nord-occidentale della provincia di Roma lungo la costa e nell'immediato retroterra della Tuscia tra la foce del torrente Chiarone a Capo Linaro nel Comune di Santa Marinella, comprende le aree pianeggianti dei Comuni di Canino e Tuscania, nell'entroterra.
Molto bella anche la Maremma Laziale che, a differenza di quella grossetana, ha avuto meno zone paludose e malariche. A mio avviso la localita' che un po' piu' la rappresenta e' Montalto di Castro che, per vicinanza e per similitudine territoriale, e' quella che piu' si avvicina al particolare concetto di Maremma, inteso appunto come territorio della Provincia di Grosseto. Escludendo la vera e propria fascia costiera, non vorrei sbagliare nell'affermare che nella zona di Montalto, la 'cultura buttera', cosi' come la grande passione per i cavalli, e' assai simile a quella Toscana, proprio come se non ci fosse ma stato un confine. Scendendo invece ancora piu' a Sud, di questo particolare e antico stile di vita non ce n'e' piu' traccia. Anche la Maremma Laziale ha vissuto un grande periodo di isolamento, di misera e di arretratezza ma, rispetto alla sua omonima grossetana, non derivava da problemi legati con la morfologia del territorio ma era figlia di quella lunga e avida manina proveniente dal Papato. Molti di queste zone erano difatti direttamente controllate dalla Chiesa e, come ben sappiamo, rispetto al vivere tra le paludi, non era assolutamente il male minore.
RispondiElimina@ ZeN: Finisce qui la breve descrizione delle "tre Maremme" che non sono "copie conformi" una dell'altra ma tre realtà a volte molto diverse per territorio e per tradizioni. Questa del Lazio, a parte i confini non ben definiti, mi pare molto diversa dalla Grossetana e anche dalla Livornese a causa proprio del terrotirio su cui si estende. :o)
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