domenica 23 luglio 2023

Abbadia San Salvatore (Siena)

 




foto da wikipedia.org





Porta del Torrione


Porta di Borgo


Palazzo Comunale

Abbadia San Salvatore (6.000 abitanti, 822 mt sul mare), sul Monte Amiata, ebbe prestigio per l'omonima abbazia (soppressa nel 1782) e monastero prima benedettino e poi cistercense molto potente nel Medioevo, ma le sue fortune si alternarono per i frequenti scontri fra gli Aldobrandeschi di Santa Fiora e gli Orsini. Il monastero fu fondato nell'VIII secolo per volere del re longobardo Rachis. L'abbazia, in stile romanico ricostruita nel 1035, ha ospitato per quasi 1000 anni il Codex Amiatinus o Bibbia Amiatina, la più antica copia manoscritta della Bibbia in latino conservata integralmente, redatta da San Girolamo a partire dal 692, oggi si trova a Firenze nella Biblioteca Medicea Laurenziana.








Abbazia di San Salvatore
di Monte Amiata





Codex Amiatinus
(VIII secolo)


Miniera del Museo Minerario

Fino al XVII secolo il borgo rimase praticamente isolato, divenne molto povero, ci fu una lieve espansione economica nel XVIII secolo ma nel XX ci fu una notevole svolta quando iniziò lo sfruttamento minerario del cinabro e della sua raffinazione in mercurio. Abbadia divenne un ricco centro minerario e industriale, negli anni Sessanta le miniere declinarono e furono chiuse, da allora la cittadina vive un lento e costante decremento demografico, è iniziato però un certo sviluppo del turismo come uno dei centri più importanti del Monte Amiata. Il Museo Minerario si trova a ovest dell'abitato, risale alla fine dell'Ottocento e fu fondato con capitale tedesco.


2 commenti:

  1. Abbadia San Salvatore e' uno dei tanti centri del Monte Amiata, sicuramente e' tra i piu' nominati proprio per questa sua particolarita' di essere stato sede di una grande comunita' religiosa che in qualche modo, edificando Abbazia e Monasto, ne ha rimodellato e impreziosito i paesaggi. Le importanti comunita' monastiche, al tempo, non erano solo 'centri spirituali' ma veri e propri centri di potere economico e terriero, in grado di fare il bello e il cattivo tempo sia sui propri possedimenti che su tutte le zone limitrofe. Prestigio, ricchezze e benessere erano comunque confinate dentro a quei portoni ... per tutti gli altri, invece, nulla cambiava visto che conducevano la solita vita rurale di sempre, quella fatta di sudore e di stenti. Dopo la 'morsa papale', Abbadia ha vissuto il suo piccolo periodo di gloria mineraria. Molti, dall'esser contadini, si trasformarono in minatori, sicuramente attirati dal poter ricevere un salario sicuro e svincolato dalle varie condizioni meteo, quelle che in un attimo potevano far sparire interi raccolti e lavori di mesi. Ma la miniera, come notorio, non regala niente a nessuno, anzi distribuisce malattie e accorcia le esistenze. Oggi Abbadia, tra patrimonio religioso e minerario, e' un meraviglioso museo a cielo aperto che vale la pena andar a visitare ;o)

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  2. @ ZeN: Concordo, Abbadia è una cittadina antica interessante da visitare con architetture anche di pregio, ha un'abitato uniforme per stile forse dovuto alla grande influenza religiosa che le ha dato vita ancor prima della miniera. A tutti gli effetti era un feudo religioso dove l'Ordine di turno dettava legge e costruiva il suo "castello". Non ho visto le tipiche baracche dei minatori, quelle squallide "residenze" dove in genere erano costretti a vivere e spero non siano mai esistite. ;o)

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