lunedì 8 maggio 2023

Le strade di Roma Antica, Via Flaminia

 




Via Flaminia, in blu percorso principale,
in magenta il diverticulum della Via Flaminia Nova,
in arancione la variante marchigiana meridionale
foto da wikipedia.org


Porta Frontinalis,
Roma,  Mura Serviane,
inizio della Via Flaminia


Con le Mura Aureliane diede il nome a Porta Flaminia,
oggi Porta del Popolo
(III secolo, ricostruita nel Cinquecento)

I Romani e i viaggiatori antichi non usavano mappe stradali ma gli "itineraria", semplici liste di città che si incontravano lungo la strada che mostravano anche le ramificazioni delle strade ma non la morfologia del terreno. Dal tempo di Augusto furono istituiti lungo i percorsi dei luoghi di sosta dotati di servizi, i più importanti (riservati ai funzionari pubblici) erano le "mansiones" dove potevano pernottare, tra le mansiones sorgevano diverse "mutationes", stazioni per il cambio dei cavalli, muli e buoi.


Civita Castellana (Viterbo)


Narni (Terni)


San Gemini (Terni),
Flaminia Vetus


Foligno (Perugia),
Flaminia Nuova

Qui c'erano i servizi degli stallieri, i maniscalchi, i veterinari, le officine per la manutenzione dei carri e il rifornimento di viveri. Per i comuni viaggiatori presso i punti di sosta sorsero delle locande private, le "tabernae" locali a basso costo spesso poco raccomandabili che avevano la funzione di "ostelli".


Gualdo Tadino (Perugia)
Flaminia Nuova


Cantiano (Pesaro e Urbino)
Flaminia Nuova


Pesaro (Palazzo Ducale)
Flaminia Nuova


Arco di Augusto a Rimini (27 a.C.)
la fine della Via Flaminia

Nell'Impero romano esistevano due servizi postali, uno pubblico e uno privato, quello pubblico portava la posta ufficiale attraverso una rete diffusa su tutto il sistema viario romano. Erano soprattutto piccoli carri a due ruote ma per la posta più urgente si usavano corrieri a cavallo. Era un servizio usato solo dalle autorità statali. I facoltosi imprenditori si servivano di corrieri a cavallo in una rete privata postale che utilizzava un sistema a staffetta. Sulle strade viaggiavano altri corrieri privati, liberti o schiavi fidati ai quali i ricchi romani affidavano corrispondenza o merci da recapitare.


Nocera Umbra (Perugia)
Variante meridionale


Osimo (Ancona)


Ancona


Carsulae (Terni)


Tunnel romano ad Acqualagna
(Pesaro e Urbino), 76 d.C.

La Via Flaminia attraversa il Lazio, l'Umbria, le Marche e l'Emilia Romagna, costruita nel 220-219 a.C. è lunga 210 miglia romane. Inizia da Roma e finisce a Rimini, è stata la prima, e per molti secoli l'unica, strada di collegamento tra Roma e il Nord Italia.


3 commenti:

  1. Parlare delle Consolari romane non e' assolutamente facile perche' sono strade che hanno visto scorrere sui loro lastricati secoli e secoli di storia. Con la Via Flaminia del post di oggi, virtualmente terminiamo i percorsi che, insieme all'Aurelia e alla Cassia, portavano nei territori a Nord di Roma. Queste tre importantissime strade permettevano di raggiungere, con l'Aurelia, le zone costiere dell'Alto Tirreno, con la Cassia, il centro Italia rimanendo quasi sempre a sinistra degli Appennini, e con la Flaminia che, scavalcando gli Appennini, arrivava nelle localita' dell'Alto Adriatico. Cosi' facendo, i Romani avevano modo di raggiungere facilmente ogni punto del Nord, a seconda della direzione della meta prescelta, iniziando il loro cammino proprio da una di queste tre Consolari. A mio avviso, credo che la provincia di Viterbo, nei secoli molto amata dai Papi e dalla Nobilta', sia stata una delle zone piu' fortunate perche' attraversata a est dalla Cassia e a Ovest dalla Flaminia. Forse proprio questo suo, al tempo, facile raggiungimento, l'abbia resa una destinazione ambita da chi amava vivere fuori dall'Urbe senza togliersi la possibilita' di poterci agevolmente tornare. Personalmente non la conosco molto bene nel suo percorso fuori Roma ma, oggi come oggi, salvo per chi non desidera veramente fare una passeggiata storica, molte localita' sono raggiungiubili molto piu' agevolmente da autostrade e superstrade. Vista la grande organizzazione dei Romani su tantissimi campi, non mi ha assolutamente meravigliato apprendere dei loro servizi postali, cosi' come dei numerosi servizi di ristoro e riposo, per uomini e animali, che erano ubicati lungo tutti i percorsi piu' importanti. Molti di questi erano pubblici, altri privati ma 'il bello' era che una soluzione era sempre possibile ;o) Bellissimo il Tunnel ad Acqualagna, alcuni tratti dismessi che si mostranoono ancora originali e l'Arco di Augusto a Rimini.

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  2. Ho clamorasamente invertito Cassia e Flaminia nel viterbese! La Cassia e' a Ovest e la Flaminia a Est!!!

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  3. @ ZeN: Oooohhhh beh, per me confondersi è un'abitudine! :D
    A parte "destra-sinistra", "sopra-sotto" "dellà e de qua", la Flaminia non è una Consolare molto nominata, specie nel versante Tirrenico, naturalmente ha molte "propaggini" che partono dal percorso originario per arrivare alle destinazioni tralasciate alla sua primitiva costruzione. I Romani non potevano tralasciare la costa adriatica ed eccoti la Flaminia che da Roma scavalca gli Appennini e conduce in quel versante per raggiungere poi il Nord-Est Italia passando dall'Umbria per arrivare a Rimini, con l'Arco di Augusto. Ha conservato, vedo, alcuni tratti antichi e credo davvero (come dice il video) che sia un percorso interessante da fare a piedi ma non lo paragonerei a Santiago de Compostela. Ahahahaha! XD

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