lunedì 1 maggio 2023

Le strade di Roma Antica, Via Cassia

 




Via Cassia in rosso,
Via Aurelia in blu,
Via Clodia in viola
foto da wikipedia.org


Ponte Milvio (110-109 a.C.),
Roma


Chiusi
(Siena)

Le grandi vie di comunicazione romane erano proprietà dello Stato, generalmente erano lastricate in pietra affiancate da marciapiedi e canali di scolo, in molti casi prendevano il nome dai magistrati che ne ordinavano la costruzione o dalla località in cui terminava la strada stessa (per esempio, la Via Ardeatina porta da Roma ad Ardea), le strade più antiche portavano il nome del loro utilizzo prevalente: la Via Salaria ha questo nome perchè vi transitava il sale.


Cortona
(Arezzo)


Arezzo


Fiesole
(Firenze)

Le strade di campagna e quelle private erano costruite dai privati cittadini investiti del potere di dedicarle all'uso pubblico. Le "viae vicinales" erano pubbliche o private, deviavano dalle strade pubbliche nei campi e spesso raggiungevano altre strade pubbliche, erano mantenute dalle autorità amministrative locali che potevano chiedere ai proprietari di fornire manodopera o di mantenere a loro spese il tratto di strada che passava attraverso la loro proprietà.


Pistoia


Lucca

Si stima che alla massima espansione dell'Impero i percorsi stradali principali si sviluppassero per 80.000 km ripartiti tra 29 strade che si irradiavano da Roma e toccavano tutti i territori dell'Impero. Le strade romane erano pensate per durare a lungo riducendo al minimo la manutenzione, per ottimizzare le distanze erano per quanto possibile rettilinee, le curve erano a largo raggio in modo che i veicoli potessero affrontarle in velocità senza sbandare, per tenerle al riparo dalle inondazioni evitavano di costruire nel fondovalle e sulle rive dei fiumi. Nelle zone impervie erano semplici mulattiere.


Bolsena
(Viterbo)


Sutri
(Viterbo)


Orvieto
(Terni)

La Via Cassia (282 km,  percorre il Lazio e la Toscana) collegava Roma con l'Etruria, fu costruita a partire dal III o II secolo a.C., toccava, fra le altre, Chiusi, Cortona, Arezzo, Fiesole, Pistoia e Lucca. Ha numerose varianti, nel Medioevo le sue prime 64 miglia da Roma (Ponte Milvio) a Bolsena coincidevano con la Via Francigena. Da Ponte Milvio si dirigeva alla Tomba di Nerone, Chiusi, Todi, Orvieto, fino a Bologna.


2 commenti:

  1. La via Cassia, nel tratto Roma-Bolsena, la conosco molto bene e l'ho percorsa, sia in auto che con i pulmann di linea, un'infinita' di volte per raggiungere il mio amato paesello. Raramente sono passata anche in altri tratti, come quelli nelle vicinaze di Siena, ma non partendo dalla Capitale bensi' arrivandoci tramite altre strade, comunali o provinciali. Concordo per il fatto che ha subito tante variazioni e diramazioni difatti, solo a Roma, abbiamo la Cassia Antica, la Cassia Nuova e la Cassia Bis che, proprio in questo ordine, sebbene tutte percorribili, man mano assumono la sembianze che vanno da semplice via cittadina in strada a piu' alto scorrimento. Certo, oggi come oggi, laddove i piu' lunghi percorsi sono coperti da autostrade, e' impensabile volerli raggiungere tramite le Consolari perche', pensate e costruite per collegare molte localita', oltre la generale bassa velocita' consentita, e' facilissimo ritrovarsi ad attraversare molti centri urbani. L'aspetto piu' interessante e significativo di queste antiche vie e' osservarle proprio nei tratti in cui sono state parzialmente dismesse ed hanno conservato il loro volto piu' verace. I magnifici 'pietroni' ancora si snodano tra le campagne o in qualche abitato ... intatti e perfetti, resistendo al tempo, all'usura e a ogni condizione climatica, mille volte meglio di qualsiasi tipologia di asfalto. Di fronte al genio e alla bravura dei Romani dobbiamo ancora toglierci tanto di cappello, si'!

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  2. @ ZeN: Il tratto del video è piccolissimo ma credo sia uno dei più ben conservati nel percorso dell'antica Via Cassia, in effetti le attuali "Cassie" non hanno nulla a che vedere con le vere consolari Romane ma credo prendano il suo nome per la vicinanza con queste. In genere non amo le Consolari riportate sulle vie nuove (Nuova, Bis, Tris, ecc.) perchè confondono, mi è capitato di cercare un negozio sulla Via Aurelia a Grosseto, giravo in auto come una pirla non vedendolo al numero civico segnato per poi sapere che quella era la "vecchia" e il negozio stava sulla "nuova". :o/
    Quindi per me "diamo a Cesare quello che è di Cesare" e alle nuove strade un nome diverso por favòr ... :D
    Il fatto che le antiche Consolari siano state quasi abbandonate per sveltire e accorciare le distanze agli automobilisti è una buonissima notizia perchè ha permesso proprio la persistenza degli antichi tratti a pietroni anche se rari come quello del video che è un bellissimo modo di fare una passeggiata. :o)
    Da sottolineare quanto gli abitanti ai loro margini siano stati coinvolti nella loro manutenzione e anche "costretti" a mettere a disposizione della gente di passaggio le strade costruite dai privati, se di interesse generale. Non dico sia valido anche adesso ma se le persone curassero un cincinin quello che sta davanti alla loro casa o al loro negozio, gli spazi comuni dei quartieri, ecc. staremmo tutti meglio. :o)

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