domenica 9 aprile 2023

Il Bangladesh n. 2

 




Ratargul
foto da wikipedia.org

Vari i colpi di Stato militari che si susseguono nel Bangladesh, dal 1990 è tornata la democrazia parlamentare. Il Bangladesh si trova nella bassa terminale del sistema fluviale del Gange-Brahmaputra nella regione del delta del Gange, ha 58 fiumi, la maggior parte in comune con l'India, questo rende l'acqua una questione politicamente complicata da risolvere. Il suo territorio per la maggior parte si trova a meno di 12 mt sul livello del mare, si è calcolato che circa il 50% dei suoi terreni verrebbero inondati se il livello del mare salisse di un metro.


Fulsori Ghat


Campagna di Jaflong


Somapura Mahavihara

Il terreno alluvionale depositato dai fiumi ha creato alcune tra le più fertili pianure in tutto il mondo ma l'acqua e il suolo sono contaminati da arsenico perchè la composizione chimica dei minerali che lo compongono lo contiene e questo contamina l'acqua di falda. L'acqua potabile e quella agricola vengono prese per il 90% dai pozzi, circa 77milioni di abitanti sono esposti a un livello tossico di arsenico creando il più grande caso di avvelenamento della storia di una popolazione umana. Il Bangladesh nonostante gli sforzi nazionali e internazionali per migliorarne l'economia, rimane una nazione in via di sviluppo, i 2/3 della popolazione è impegnata nell'agricoltura ma i 3/4 dei proventi delle esportazioni derivano dal settore dell'abbigliamento, una quota sostanziale delle entrate di valuta estera deriva dalle rimesse degli emigrati.


Sundarban


Lago Boga


Moschea Nine-Domed, 
Bagerhat

Tra gli ostacoli maggiori alla crescita economica ci sono i frequenti cicloni e le inondazioni, l'inefficienza delle imprese di proprietà statale, la cattiva gestione dei porti, i pochi posti di lavoro disponibili e la corruzione. Per potenziare la crescita economica il governo ha istituito diverse zone speciali per attrarre investimenti stranieri, molte multinazionali occidentali utilizzano manodopera in Bangladesh che è una delle più economiche al mondo (30 euro al mese contro i 150-200 della Cina) ma molti sono gli incidenti mortali dovuti alle fabbriche non adeguate.


2 commenti:

  1. Vedere la bellezza della natura del Bangladh lascia veramente senza fiato! Un rigogliosissimo verde si contende lo spazio con i tantissimi fiumi e l'acqua del mare, aiutato anche da un clima in cui il sole fa' egregiamente il suo lavoro. Queste atmosfere che tanto fanno pensare a un paradiso terrestre, nascondo insidie gravissime, e non parlo tanto per le dispute con l'India riguardo le acqua interne o per le forti possibilita' di ricorrenti alluvioni, quanto per l' enorme presenza d'arsenico che avvelena ogni cosa. Questa sostanza nociva, naturalmente presente in natura, qua e' ai massimi livelli tanto che ogni cosa ne e' satura, persino le falde falde acquifere. Quindi in questo contesto tendenzialmente molto povero in cui quasi tutti sono piccoli contadini, non e' neanche augurabile che questa loro attivita' si modernizzi diventando agricoltura intesiva, che sicuramente darebbe eccellenti risultati, se prima non risolvono il problema dell'acqua. Ma poi come dovrebbero fare se anche noi, sebbene in misura inferiore e limitato in piccoli territori, non riusciamo a venirne a capo? La soluzione di bere acqua potabile senza arnenico gia' potrebbe essere un passo avanti ma non la soluzione definitiva dato che ogni cibo ne sarebbe comunque pieno. La minoranza della popolazione lavora invece nelle fabbriche, quasi tutte di provenienza estera e dislocate qua per loro convenienza economica. Detto cio' se parliamo di economia del Bangladesh e pensiamo che tutto si regge su i pochi investimenti stranieri e su la valuta che inviano i tanti emigrati ... non c'e' da stare allegri per niente. Piu' capisco l'andamento generale e piu' mi vengono i capelli dritti ... piu' agricoltura? si avvelenano; piu' pesca? si avvelenano uguale; piu' turismo? nessuno ci va' se non si puo' ne' bere e ne' mangiare; piu' fabbriche?, cosi' son piu' fruttati e si avvelenano anche l'aria e il mare ... non saprei proprio ... no :o(

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  2. @ ZeN: In effetti il Bangladesh sta messo proprio male, è un territorio ricco d'acque che, se fossero sane, permetterebbero un'infinità di attività economiche, a partire dalle risaie e da fabbriche che necessitano di tale elemento (sempre che l'India non gli prosciughi i fiumi ...). Poi il clima è avverso con continui disastri che vanficano molte colture. Non si sa da che parte girarsi ... :o(
    Non so se sia possibile purificare anche una parte dei corsi d'acqua ma credo sia l'unica cosa che si può tentare, per il clima dipende tutto da Dio ... O.o'
    Resta un Paese dai bellissimi panorami "acquatici", pare un'immensa laguna dove la gente si sposta in barca. Ma non è proprio Venezia ... :o/

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