venerdì 24 marzo 2023

Le strade di Roma Antica, Via Appia

 




Tracciati: 
Via Appia Antica in bianco, 
Via Traiana in rosso
foto da wikipedia.org


Roma


IV miglio, 
Roma

Le strade dell'Antica Roma erano essenziali per la crescita dell'Impero per muovere rapidamente l'esercito ma anche per scopi politici, amministrativi e commerciali. La viabilità romana costiuì il più efficiente e duraturo sistema stradale dell'antichità che consentì di portare la civiltà romana in contatto con le genti più diverse che popolavano il mondo allora conosciuto, nessun'altro popolo dell'epoca seppe uguagliare la loro capacità di scelta dei tracciati, le tecniche di costruzione e l'organizzazione di assistenza ai viaggiatori.


Via Appia a Terracina


Tomba degli Orazi e Curiazi 
ad Albano Laziale

Strabone scrisse "I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto, che dai Greci furono trascurate, cioè nell'aprire le strade, nel costruire acquedotti e nel disporre nel sottosuolo le cloache". La rete stradale romana risale in gran parte all'età Repubblicana, inizialmente si trattava di semplici sentieri e piste che collegavano i centri del Lazio, dell'Etruria e della Magna Grecia, in quei tempi i semplici sentieri in terra battuta erano la Via Gabina (Prenestina) del 500 a.C., la Via Latina (490 a.C.), la Via Nomentana (449 a.C.), la Via Labicana (421 a.C.) e la Via Salaria (361 a.C.). Dal IV secolo a.C. Roma cominciò a espandersi, col nome di "Vie" venivano indicate le strade extraurbane, la via più antica fu la Via Appia iniziata nel 312 a.C. per aprire la strada verso la Magna Grecia che arrivò fino a Brindisi da dove ci si poteva imbarcare per le province balcaniche. Nel corso dei secoli il tracciato delle strade ha subìto diverse modifiche.


Via Appia a Minturno


Via Appia Traiana a Egnatia


Via Appia Traiana a Egnatia, 
Fasano (Brindisi)

La Via Appia Antica (312- dopo il 244 a.C., che passa per il Lazio, la Campania, la Basilicata e la Puglia, lunga 650 km) va da Roma a Brindisi che fu tra i porti più importanti dell'Italia antica da cui partivano tutte le rotte commerciali per la Grecia e l'Oriente, la strada era considerata dai Romani la regina delle strade, universalmente ritenuta una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico per l'enorme impatto economico, militare e culturale che ha avuto nella società romana. Larghi tratti della strada, particolarmente nel suburbio di Roma, sono conservati e percorribili.


Ponte romano vicino Canosa di Puglia, 
Via Appia Traiana


Colonna miliare a Cerignola (Foggia), 
Via Appia Traiana


Fine della Via Appia al porto di Brindisi 
(foto di Ale zena)

Via Appia Antica a Roma partiva da Porta Capena (oggi Piazza di Porta Capena) vicino alle Terme di Caracalla arrivando a Capua, Benevento, Taranto e Brindisi. L'Appia Nuova risale al 1574, partiva da Porta San Giovanni costeggiando l'Appia Antica e, nel 1700, fu congiunta con l'Appia Pignatelli. Il Parco Regionale dell'Appia Antica si estende per circa 4580 km, comprende i Comuni di Roma, Ciampino e Marino, fra i monumenti lungo il suo percorso fino al IX miglio: le Terme di Caracalla, Porta San Sebastiano, la Villa di Massenzio, il Mausoleo di Cecilia Metella, il Castrum Caetani (castello fortificato) e l'Acquedotto dei Quintili, vicino al Grande Raccordo Anulare.


2 commenti:

  1. Oggi mi hai fatto proprio un bel regalo con questo post! :o) Grazzissimi si si si! Questa strada per me e' stato un amore a prima vista, appena conosciuta ... l'ho subito adorata. A distanza di anni, anche se fisicamente a piedi l'ho percorsa pochissimo, sono sempre felice di passarci in auto, laddove possibile, e parzialmente girargli intorno ove invece e' completamente pedonale. E' uno dei luoghi che preferisco e andare la', mi rilassa e mi ricarica ... ammetto quindi che molto spesso ci vado anche solo per fare un giretto. La Regina Viarium la considero uno dei monumenti piu' belli di Roma e, tutto sommato, sono quasi contenta che non sia una una meta turistica blasonatissima ... la considero molto 'nostra' e piu' e' spopolata e piu' regala quell'atmosfera piena di magia. I romani erano maestri ineguagliabili quando si trattava di costruire strade o di urbanizzare luoghi. Basta vedere la Via Appia, conoscerne il percorso e le lunghezze, e immaginare una completa posa a mano di ogni pietrone che andava a ricoprire un perfetto e drenante fondo stradale a piu' strati. Non sono molto d'accordo con la tesi del video un cui si afferma che le varie tombe erano la' per far distrarre il viandante. E' bene ricordare che nella Roma antica i defunti dovevano obbligatoriamente essere tumulati fuori citta' e la Via Appia divento' un luogo molto ambito dalla classi privilegiate dato che, seppur frequentatissima, era considerata extraurbana. A due passi dal centro e ben visibili a tutti, costuirono cosi' importanti tombe proprio per rimarcare il loro stato sociale. Oltre a pensare all'intero viaggio Roma-Brindisi, al passaggio delle truppe o ai viaggi in Terrasanta, e' fondamentale immaginare quanto questa strada divenne importante per molti paesini o per le campagne lontane dall'Urbe; insomma per tutte quelle persone che avevano bisogno di quei piccoli spostamenti di messi e bestime. Fu sicuramente di grande aiuto per molti contadini e commercianti che fino ad allora erano praticamente isolati. Regina di nome e di fatto, si'! ;o)

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  2. @ ZeN: Continua l'escursus (molto limitato però rispetto alle centinaia di strade dell'Antica Roma in Europa) sulle primissime vie di comunicazione europee, non poteva mancare la bellissima Via Appia Antica che rivive soprattutto appena fuori Roma per spuntare "a spizzichi e bocconi" qua e là fino a Brindisi insieme ad alcuni ponti , archi e Colone miliari. Il vero suo fascino rimane perciò in Roma, lì infatti chi vuole sognare e star sereno può bearsi dei suoi panorami. Già lo sapevamo ma c'è anche da ricordare che la fittissima rete viaria romana è stata l'unica veramente europea, "autostrade" che velocizzavano qualsiasi spostamento fino ai confini dell'Impero, un'opera colossale estesissima fatta, come si dice nell'Urbe, cò cojoni. Ahahahaha! ;o)

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